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Visita lampo di Putin a Roma

02 luglio 2019 | 15.47
LETTURA: 4 minuti

Il presidente russo giovedì vedrà il Papa, Mattarella e Conte

(Afp)
(Afp)

Economia, cultura e temi internazionali: è questo il focus della prima visita in Italia del presidente russo Vladimir Putin dal 2015, una visita lampo, giovedì, dalla mattina alla sera. La prima tra l'altro in un Paese europeo dall'intervista della settimana scorsa al Financial Times in cui ha definito "obsoleto" il liberalismo, una definizione che nelle cancellerie di vari Paesi è stata bollata come un attacco ai valori occidentali. Nonostante le successive precisazioni del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo cui Putin resta "un uomo vicino alle idee del liberalismo", ma contrario all'imposizione di un tale sistema, "a prescindere dai fattori culturali, religiosi o altro...". In sostanza, fanno notare gli analisti, il presidente russo non è contrario al liberalismo in quanto sistema politico, ma "a quei politici ultraliberali che, a suo dire, hanno creato la spaccatura tra elite e popolo", contrapposizione di cui si nutre il pensiero populista. Anche in Italia.

La visita di Putin inizia con l'udienza in Vaticano da Papa Francesco, che aveva incontrato anche quattro anni fa, per poi proseguire al Quirinale. Putin, che in Italia è accompagnato dal ministro degli Esteri Sergei Lavrov, dal ministro dell'Industria Denis Manturov e dal ministro della Cultura Vladimir Medinsky, sarà ricevuto per una colazione di lavoro dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante la quale saranno affrontati i temi principali dell'attualità internazionale. Gli stessi che, con "un approccio più operativo", dicono all'Adnkronos fonti diplomatiche, saranno affrontati nei colloqui del pomeriggio a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte: quindi, Venezuela, con Mosca incrollabile nel suo sostegno al regime di Nicolas Maduro, Iran, con la Russia che condivide con gli europei la necessità di salvare l'accordo sul nucleare denunciato dagli Stati Uniti.

E poi Libia, fra le priorità della politica estera italiana, tema su cui Mosca "sembra aver adottato un atteggiamento più equilibrato" rispetto al sostegno iniziale per il generale Khalifa Haftar, "che hanno tentato di frenare" dopo l'avvio dell'offensiva contro Tripoli, e di riconoscimento del ruolo delle Nazioni Unite "nel condurre la partita". Ancora sul tavolo Siria, Ucraina e Afghanistan e poi ovviamente i rapporti bilaterali che le fonti definiscono "senz'altro buoni nonostante il contesto, che resta critico e nonostante le sanzioni". La politica dell'Italia nei confronti della Russia è quella che potremmo definire del 'doppio binario', con l'applicazione rigorosa delle misure restrittive imposte per via della guerra in Ucraina, senza mai rinunciare all''engagement', al maggior coinvolgimento possibile di Mosca in tutti i tavoli di dialogo.

Parallelamente ai colloqui a Palazzo Chigi, alla Farnesina si svolgerà il foro di dialogo italo-russo, con la partecipazione di rappresentanti dell'imprenditoria dei due Paesi e del mondo accademico e culturale, co-presieduto da Luisa Todini, presidente onorario di Todini Costruzioni Generali e membro del Cda di Salini Impregilo, e da Vladimir Dimitriev, vice presidente della Camera di commercio federale. Il foro sarà concluso da Conte e Putin.

L'ultimo appuntamento per il presidente russo, che ripartirà in serata, è la cena a Villa Madama con il premier Conte, i suoi due vice Luigi Di Maio e Matteo Salvini, il ministro degli Esteri Enzo Moavero, e parte della delegazione al foro di dialogo, che è una sorta di prosecuzione dell'evento di ottobre a Mosca, con imprese italiane e russe, organizzato dal Cremlino e dall'ambasciata d'Italia in Russia. A latere della visita del presidente russo è prevista la firma di alcuni accordi. Uno tra la Cassa depositi e prestiti e il Fondo sovrano russo, che dovrebbe creare le basi per una piattaforma comune per investimenti italiani in Russia e viceversa. E alcuni nel settore culturale, tra cui uno per la collaborazione tra l'Ermitage di San Pietroburgo e il Comune di Venezia.

Ma il presidente russo potrebbe concludere la sua visita con un breve saluto a Silvio Berlusconi. A quanto apprende l’Adnkronos, il presidente russo, dopo la cena a Villa Madama, prima di ripartire per Mosca, potrebbe essere raggiunto dal leader di Forza Italia, al quale è unito da anni da un rapporto di grande amicizia personale.

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