Kamizake fanno strage, illeso il presidente Ghani
I Talebani hanno rivendicato la responsabilità dei due attentati kamikaze sferrati oggi in Afghanistan, contro un comizio elettorale del presidente Ashraf Ghani nella città di Charikar, nella provincia orientale di Parwan, e davanti a un edificio del ministero della Difesa, non lontano dall'ambasciata Usa a Kabul. Lo ha dichiarato il portavoce dei Talebani, Zabihullah Mujahid.
In particolare, l'attentato a Charikar, costato la vita ad almeno 26 persone, era finalizzato a colpire le guardie presidenziali di Ghani, rimasto illeso. Il direttore dell'ospedale di Parwan, Abdul Qasim Sangin, ha spiegato ad al-Jazeera che ci sono anche bambini tra le vittime e che il numero dei morti potrebbe aumentare. Sono 42 i feriti, alcuni in gravi condizioni. A entrare in azione è stato un kamikaze a bordo di una motobomba.
A Kabul, invece, l'obiettivo era una base dell'esercito afghano non lontano dall'ambasciata Usa. Il bilancio è di 22 morti e più di 20 feriti. A riferirlo il portavoce del ministero degli Interni afghano Nasrat Rahimi, spiegando che l'attacco è stato compiuto alle 12 e 57 ora locale. L'esplosione a Charikar invece è avvenuta verso mezzogiorno, ora locale.