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Trump passa all'attacco e apre il fronte cinese del 'kievgate'

03 ottobre 2019 | 19.40
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Mentre è in corso l'audizione dell'ex inviato Usa a Kiev, Kurt Volker, di fronte alle Commissioni Intelligence, Esteri e Vigilanza della Camera, il presidente chiede l'apertura di inchieste contro i Biden a Kiev e a Pechino.

 (AFP)
(AFP)

Donald Trump passa all'attacco e sollecita, apertamente, gli ucraini a "indagare sui Biden, ma anche la Cina "perché - ha detto parlando con i reporter sul prato della Casa Bianca- quello che è accaduto in Cina è altrettanto negativo", ma è stato accettato a lungo, ha aggiunto, perché in cambio Pechino otteneva accordi commerciali di favore negli Usa.

Trump ha precisato di non aver chiesto nulla al presidente Xi Jinping "ma è di certo qualcosa di cui possiamo iniziare a pensare, perché sono certo che il presidente Xi non ama essere posto sotto esame in questo modo, con miliardi di dollari portati fuori dal suo paese da uno che è stato appena espulso dalla marina. E' stato buttato fuori dalla marina, all'improvviso, e si prende miliardi di dollari".

Il presidente americano difende ancora una volta come "assolutamente perfetta" la sua telefonata con Volodymir Zelensky lo scorso 25 luglio al centro del Kievgate che sta scuotendo Washington. Un giudizio condiviso "dalla maggior parte delle persone che hanno letto la trascrizione", che rende la denuncia del whistleblower, "che non ha assistito alla conversazione, ma riporta informazioni di seconda o terza mano", "totalmente inaccurata". Ha denunciato cose "del tutto inventate".

"Nei panni di Zelensky, se fossi io, raccomanderei l'avvio di una inchiesta nei confronti dei Biden perché nessuno ha alcun dubbio che non fossero corrotti", ha aggiunto. "Il contratto (di Hunter Biden con la società del gas ucraina Burisma, ndr) era corrotto al centro per cento. Non sapeva nulla di energia, non aveva alcuna capacità di base e all'improvviso gli vengono dati 50mila dollari al mese più un sacco di altre cose. Nessuno ha alcun dubbio. Si sono liberati di un procuratore considerato molto tosto (Viktor Shokin, ndr) e ora cercano di ribaltare la frittata, ma se ne sono liberati. Quindi sì, se fossi presidente, farei questa raccomandazione all'Ucraina".

"Si potrebbe scoprire anche che ci sono altri paesi che hanno truffato, proprio come hanno fatto con la Cina e l'Ucraina. Ma poi chi truffano realmente? Gli Stati Uniti. Non va bene. ed è forse la ragione per cui la Cina per così tanti anni è stata trattata con i guanti, mentre frega gli Usa perché hanno a che fare con gente come i Biden, gente che dà un miliardo e cinquanta centesimi a un figlio", incalza il presidente.

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