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'Mostro di Nantes', non è Dupont l'uomo fermato a Glasgow

12 ottobre 2019 | 09.35
LETTURA: 2 minuti

A confermarlo il test del Dna. Il cittadino francese è stato rilasciato

(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

Il Dna prelevato al sospetto arrestato all'aeroporto di Glasgow, in Scozia, non corrisponde a quello di Xavier Dupont de Ligonnes, meglio noto come il 'mostro di Nantes'. Lo riferiscono fonti vicine alle indagini, citate dai media francesi. Il cittadino francese arrestato è stato quindi rilasciato, annuncia la polizia scozzese: "L'uomo e la sua famiglia non hanno alcuna intenzione di esprimersi nei media per il momento e desiderano che la loro vita privata sia rispettata", hanno reso noto le autorità. L'uomo - proveniente da Parigi - era stato controllato e quindi arrestato venerdì all'aeroporto di Glasgow. Le sue impronte corrispondevano parzialmente a quelle del ricercato ma i test del Dna hanno consentito di scagionarlo.

Dall'inizio del suo fermo, l'uomo ha affermato di chiamarsi Guy Joao e di non aver alcun legame con Dupont, sospettato di aver ucciso la moglie e i quattro figli nel 2011. A confermarlo anche un vicino di casa. "È nato a Limay, siamo amici da oltre 45 anni, ha lavorato con me alla Flins Renault prima di andare in pensione quattro anni fa" aveva raccontato un testimone .

È stato uno scambio di informazioni tra gli agenti di polizia francesi e scozzesi, sulla base di una "informazione anonima", a portare all'arresto dell'uomo. Ma dopo l'euforia iniziale, il procuratore di Nantes, Pierre Senne, aveva invitato alla "prudenza" in attesa dei risultati dei test del Dna.

IL CASO - Sospettato della strage, in cui morirono la moglie Agnès, 48 anni, e i quattro figli di 13, 16, 18 e 21 anni, Xavier è oggetto dal 2011 di un mandato di cattura internazionale: l'ultima volta che fu visto è stato il 14 aprile 2011. Delle telecamere di sorveglianza lo filmarono mentre ritirava del denaro ad un bancomat, a Roquebrune-sur-Argens, vicino alla Costa Azzurra. Quindi, dopo aver dormito in un motel, è avvistato mentre cammina a piedi con sulle spalle una custodia che potrebbe contenere un fucile. Una settimana dopo, gli investigatori trovano sotto nel giardino di casa a Nantes i corpi fatti a pezzi della moglie e dei quattro figli. Dall'autopsia emerge che i ragazzi vennero drogati e poi uccisi con almeno due colpi di fucile alla testa. Il caso suscitò orrore e indignazione nella Francia intera e anche la trasmissione 'Chi l'ha visto?' se ne occupò: dopo il massacro, la macchina di Xavier fu infatti ritrovata abbandonata al Frejus e per questo si pensò che l'uomo si fosse rifugiato in Italia.

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