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Erdogan contro l'Occidente: "Schierato con i terroristi"

21 ottobre 2019 | 12.44
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Il presidente turco annuncia "misure necessarie dopo colloquio con Putin" nel nordest della Siria. Cavusoglu: "Da Italia ci aspettiamo aiuto". Per i curdi "sarà pulizia etnica e gli Usa sono responsabili"

(Afp)
(Afp)

Recep Tayyip Erdogan non risparmia critiche all'Occidente, accusandolo di essersi schierato "al fianco dei terroristi" contro la Turchia per le critiche rivolte ad Ankara dopo l'avvio dell'ultima operazione contro i miliziani curdi nel nord della Siria. "Tutto l'Occidente è stato al fianco dei terroristi e tutti insieme ci hanno attaccato - ha detto il leader turco citato dai media locali dopo il suo intervento al Trt World Forum a Istanbul - Tutti loro, compresi i Paesi della Nato, quelli dell'Unione Europea".

Comandante curdo: "Sarà pulizia etnica, Usa sono responsabili"

Nel suo discorso il presidente turco ha ribadito che non si siederà al tavolo dei negoziati con i "terroristi", come Ankara considera i miliziani curdi siriani. Erdogan è anche tornato a contestare il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite: "Non è né umano né giusto che decisioni cruciali a livello globale, che riguardano milioni di persone, siano in mano solo ai cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza Onu - ha detto - Lo ripetiamo: al mondo siamo più di cinque".

Erdogan ha poi annunciato che la Turchia prenderà "misure necessarie" nel nordest della Siria dopo l'incontro previsto per domani a Sochi con Vladimir Putin. "Parleremo di questo processo con Putin e poi faremo i passi necessari", ha detto Erdogan, respingendo le accuse mosse alla Turchia di avere "mire espansionistiche" in Siria.

Nelle dichiarazioni riportate dai media locali, il leader turco è tornato a insistere sui timori di Ankara per la "sicurezza". "Altri possono avere interessi differenti in Siria, Iraq, Afghanistan, Libia, Africa e Balcani", ha accusato Erdogan, puntando il dito contro chi "crede che una goccia di petrolio sia più preziosa di una goccia di sangue".

Quanto agli Stati Uniti, "ci aspettiamo che questa volta i nostri alleati americani rispettino le promesse'', fatte con l'accordo per la cosidetta 'zona sicura' e il ritiro dei miliziani delle Unità di protezione del popolo curdo (Ypg), ha detto il leader turco, spiegando che sono 765 i militanti dell'Ypg finora ''neutralizzati'' nel corso dell'Operazione Fonte di pace in corso dal 9 ottobre.

Il ministro turco: "Da Italia ci aspettiamo aiuto"

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