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Israele, Netanyahu rinuncia a formare governo

21 ottobre 2019 | 19.25
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La presidenza israeliana ha reso noto che Rivlin vuole dare ora l'incarico al leader del partito Blue e Bianco Gantz

(Afp)
(Afp)

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha rimesso il mandato per la formazione del nuovo governo che gli era stato conferito dal presidente Reuven Rivlin. La rinuncia è giunta due giorni prima della scadenza del mandato. La presidenza israeliana ha reso noto che Rivlin vuole dare ora l'incarico al leader del partito Blue e Bianco, Benny Gantz.

In una dichiarazione video, Netanyahu ha affermato di aver lavorato "incessantemente" per formare un "ampio governo di unità nazionale", ma che tutti i suoi sforzi sono stati respinti da Benny Gantz. Appena riceverà formalmente l'incarico, Gantz avrà 28 giorni a disposizione per cercare di formare una coalizione, con una possibile estensione di due settimane. Un suo fallimento rischierebbe di portare il paese alle urne per una terza volta quest'anno, dopo il voto del 9 aprile e quello del 17 settembre. Il partito "Blu e Bianco è determinato a formare un governo liberale di unità guidato da Benny Gantz", ha reso noto la formazione centrista dell'ex capo di Stato maggiore. Blue Bianco è il primo partito con due seggi più del Likud di Netanyahu, che si presenta però come capo di un blocco che comprende anche il partito di estrema destra Yamina e i due partiti religiosi.

Primo ministro più longevo della storia d'Israele, Netanyahu rischia di essere incriminato per corruzione. Blu e Bianco è pronto ad un governo di unità nazionale con il Likud, ma non vuole che 'Bibi' ne faccia parte. La speranza del partito di Gantz è una rivolta interna del Likud, alimentata dal timore di nuove elezioni, che estrometta il premier e rompa l'alleanza con l'ultradestra e gli ultraortodossi. A complicare le cose vi infatti anche la questione dell'estensione della leva militare agli ultraortodossi, tema molto sentito fra gli israeliani laici, i cui figli rischiano la vita come soldati per difendere Israele. E' su questo scoglio che in aprile si è impuntato Avigdor Lieberman, leader del partito laico della destra nazionalista Israel Beitenu, rendendo impossibile la formazione di un governo di destra guidato da Netanyahu. Lieberman, che è stato premiato dagli elettori, è pronto ad entrare in un governo di unità nazionale con Blue e Bianco e il Likud, ma senza ultraortodossi.

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