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Iraq, razzi sulla Green Zone. Colpita base con soldati Usa

04 gennaio 2020 | 20.23
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Tensione altissima nel giorno dei funerali del generale iraniano Qassem Soleimani. Tre militari sono rimasti feriti nell'attacco presso la base aerea di Balad. Pentagono invia altri 2800 uomini in Medio Oriente. Conte preoccupato per escalation . "Vendetta Teheran quando farà più male a Trump"

(AFP) - AFP
(AFP) - AFP

Tensione altissima a Baghdad nel giorno dei funerali del generale iraniano Qassem Soleimani, ucciso in un raid nella notte tra giovedì e venerdì nella capitale irachena. Secondo quanto apprende l'Adnkronos da fonti americane, intorno alle 20 ora locale, le 18 in Italia, due razzi - presumibilmente due BM1 da 107 mm - sono stati lanciati contro l'ambasciata americana a Baghdad, all'interno della Zona verde. Un ulteriore lancio di razzi è stato registrato presso la base aerea di Balad (che ospita soldati iracheni e americani), situata ad un'ottantina di chilometri a nord di Baghdad.

A quanto riferisce il comandante della base irachena di Balad, Sahi Abd al Amri, tre militari sono rimasti feriti nell'attacco. Tre colpi di mortaio sono caduti nella zona uno della pista di atterraggio e due all'esterno del recinto di protezione.

"Vendetta Teheran quando farà più male a Trump"

Conte preoccupato per escalation

Intanto gli Stati Uniti hanno iniziato il dispiegamento di altri 2800 soldati in Medio Oriente. A quanto ha confermato il Pentagono alla Cnn, le truppe mobilitate fanno parte della Forza di risposta immediata dell'82esima divisione aerotrasportata di stanza Fort Bragg, in Carolina del Nord. I soldati sono diretti in Kuwait. Successivamente i vertici militari decideranno dove vi sarà bisogno di loro. Dopo l'assalto all'ambasciata americana a Baghdad, gli Stati Uniti avevano già inviato sul posto 750 soldati, che si aggiungevano alle 5mila truppe presenti nel paese.

Secondo fonti citate dalla Cnn, non sono previsti raid americani contro gruppi filoiraniani in Iraq o in altri luoghi, a meno che non siano attaccati obiettivi statunitensi. L'intelligence di Washington sta intanto cercando di capire se l'Iran intende reagire a breve termine all'uccisione di Soleimani o se preferisce aspettare più a lungo.

La milizia sciita irachena Kataib Hezbollah ha avvertito le forze di sicurezza irachene a stare lontane dalle basi americane in Iraq. "Le forze di sicurezza devono allontanarsi dalle basi americane ad una distanza di almeno un migliaio di metri a partire da questa sera", è il messaggio diffuso dalla milizia, che era guidata da Mahdi al-Muhandis, ucciso assieme al comandante iraniano Qassem Soleimani nel raid americano della notte fra giovedì e venerdì a Baghdad.

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