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5G, via libera di Londra a Huawei in rete Gb

28 gennaio 2020 | 15.06
LETTURA: 4 minuti

Il gigante cinese delle telecomunicazioni avrà però accesso solamente alle parti "non fondamentali" della rete e non potrà partecipare allo sviluppo dell'infrastruttura in "luoghi sensibili". Usa "delusi"

(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

Il governo britannico ha dato il via libera all'ingresso della cinese Huawei nello sviluppo della rete 5G britannica. Formalmente, il consenso è giunto dal Consiglio per la sicurezza nazionale, dopo che nei giorni scorsi le anticipazioni di stampa annunciavano l'intenzione di Boris Johnson di non piegarsi allo stop che veniva dall'alleato Usa. Il gigante cinese delle telecomunicazioni avrà però accesso solamente alle parti "non fondamentali" della rete e non potrà partecipare allo sviluppo dell'infrastruttura in "luoghi sensibili", come le installazioni militari e le centrali nucleari.

Johnson ha quindi deciso di ignorare gli avvertimenti che giungevano da Oltreoceano e anche dall'opposizione laburista, riguardo ai rischi per la sicurezza che deriverebbero dalla partecipazione dell'azienda cinese alla rete 5G e al fatto che Washington potrebbe interrompere o limitare la collaborazione con Londra in materia di intelligence. Proprio ieri, il premier aveva assicurato che non metterebbe mai "a rischio" i rapporti del Regno Unito in tema di sicurezza.

Il National security council, che comprende i principali ministri del governo e i vertici dei servizi di sicurezza, ha deciso di procedere con Huawei anche se l'azienda cinese è ritenuta ad "alto rischio", perché gli eventuali pericoli derivanti dall'accordo possono essere "gestiti in sicurezza".

Secondo una fonte del governo citata dal Telegraph, bloccare l'accordo con Huawei per le reti 5G sarebbe costato alle casse britanniche "decine di milioni" di sterline e avrebbe portato a "significativi ritardi e costi per i consumatori". La percentuale di mercato che Huawei potrà raggiungere nel Regno Unito non dovrà superare il 35 per cento, con l'obiettivo a lungo termine di abbassare questa quota, quando altri fornitori saranno competitivi.

Sul via libera di Londra Victor Zhang, vicepresidente Huawei, ha commentato: "Huawei si sente rassicurata dalla decisione del governo del Regno Unito di poter continuare a lavorare con i propri clienti per assicurare lo sviluppo delle reti 5G secondo i piani previsti. Si tratta di una decisione basata sui fatti che garantirà un'infrastruttura di telecomunicazioni più avanzata, sicura ed economicamente vantaggiosa e permetterà al Regno Unito l'accesso a tecnologie leader a livello mondiale in un mercato competitivo".

"Da oltre 15 anni - ha proseguito Zhang - forniamo tecnologia all'avanguardia agli operatori di telecomunicazioni nel Regno Unito. Faremo leva sulla nostra solida esperienza, supportando i nostri clienti che investono nelle reti 5G, promuovendo la crescita economica e aiutando il Regno Unito a rimanere competitivo a livello globale". "Riteniamo che un mercato dei fornitori diversificato e una concorrenza leale siano essenziali per realizzare una rete affidabile e innovativa, oltre a garantire ai consumatori l'accesso alla migliore tecnologia disponibile" ha concluso il vicepresidente Huawei.

La Casa Bianca è "delusa" dalla decisione del governo di Boris Johnson. E' quanto riportano vari media Usa, citando un funzionario "senior' dell'amministrazione Trump. "Non ci sono opzioni sicure nel far controllare a fornitori non affidabili qualsiasi porzione di una rete 5G", afferma la Casa Bianca, aggiungendo che Washington intende "lavorare col Regno Unito per escludere fornitori non affidabili dalle reti 5G". Gli Usa, inoltre, "continuano ad invitare tutti i Paesi a valutare attentamente l'impatto a lungo termine sulla sicurezza nazionale e quello economico nel consentire l'accesso di fornitori non affidabili all'importante infrastruttura della rete 5G".

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