L'organizzazione mondiale della sanità: "A lavoro 24 ore su 24 per identificare le dicerie più diffuse e potenzialmente dannose"
L'epidemia di 2019-nCoV è stata accompagnate da una massiccia 'infodemia', un fiume di informazioni, alcune accurate e altre no, che rendono difficile per le persone trovare fonti affidabili quando ne hanno bisogno. A sottolinearlo è l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), nel suo consueto report sul coronavirus.
"A causa dell'elevata richiesta di informazioni tempestive e affidabili sul 2019-nCoV, i team di comunicazione e social media dell'Oms stanno lavorando a stretto contatto per rintracciare e rispondere a miti e voci non attendibili. Attraverso la sua sede centrale a Ginevra, i suoi sei uffici regionali e i suoi partner, l'Organizzazione lavora 24 ore su 24 al giorno per identificare le dicerie più diffuse, potenzialmente dannose per la salute pubblica, come le false misure di prevenzione o di cura. Queste" 'fake news' "vengono confutate con informazioni basate sull'evidenza scientifica, anche attraverso i canali social (Weibo, Twitter, Facebook, Instagram, LinkedIn, Pinterest) e il sito web.