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Coronavirus, Niccolò negativo anche al secondo test

16 febbraio 2020 | 11.37
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Il ministro degli Esteri organizza il rientro dei 35 italiani, bloccati sulla nave da crociera con 70 nuovi casi di contagio. Americani lasciano la nave. Sileri: "Monitoraggio a 360 gradi, non abbassiamo la guardia". Solo nelle ultime 24 ore ci sono stati oltre 2.000 nuovi contagi in Cina. La prima vittima in Francia

Coronavirus, Niccolò negativo anche al secondo test

''Anche il secondo test al Coronavirus effettuato presso l'INMI Spallanzani su Niccolò il ragazzo italiano rimpatriato dalla Cina è risultato negativo''. Lo comunica la Direzione sanitaria dell'Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma.

"Dopo aver riportato Niccolò dalla sua famiglia, ci siamo messi subito al lavoro per i 35 italiani bloccati sulla nave da crociera Diamond Princess, in Giappone. Oggi posso dirvi che partirà un volo anche per loro, lo abbiamo deciso ieri insieme al commissario straordinario, Angelo Borrelli, e al Ministro della Salute, Roberto Speranza". Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Facebook.

Due Boeing 747 della Kalitta Air, rende noto la Cnn dovrebbero riportare oggi negli Stati Uniti i passeggeri americani non malati della Diamond Princess, la nave da crociera in quarantena in Giappone a bordo della quale finora si sono registrati 355 casi di coronavirus.

Sulla Diamond Princess il numero delle persone contagiate continua a salire: le autorità sanitarie giapponesi hanno riferito di 70 nuovi casi di coronavirus sulla nave da crociera messa in quarantena nel porto di Yokohama, facendo così salire a 335 il bilancio delle persone contagiate.

A quanto si apprende, potrebbe essere organizzata presto una riunione operativa per mettere a punto i dettagli del rimpatrio dopo quelli precedenti: oltre al 17enne infatti con due diversi voli furono riportati in Italia dalla Cina prima 56 connazionali poi altri otto italiani. Ancora troppo presto per fare previsioni sui tempi del rientro, ma l'ipotesi è di riuscire a far partire il volo per il rimpatrio in tempi brevi, tra le ipotesi entro la settimana. Da chiarire se si tratterà, come è stato finora, di un volo militare coinvolgendo ancora una volta i team dell'Aeronautica. Ciò che è certo è che, dopo aver riportato in Italia da Wuhan tutti gli italiani che lo avevano richiesto, il governo è pronto a intervenire anche per questa nuova emergenza legata al coronavirus. "Questa è l'Italia che non lascia mai soli i suoi connazionali. Siamo italiani, nessuno deve restare indietro, lo Stato c'è e non mancherà", ha scritto oggi su Fb il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

"A me hanno insegnato che nessuno va lasciato indietro", ha detto poi il ministro parlando a margine della conferenza sulla sicurezza di Monaco. "Ogni giorno su quella nave -ha continuato - si scoprono nuovi casi di coronavirus, io credo che in questo momento abbiamo di fronte una priorità come Italia che è quella di riportare i nostri italiani a casa". "Noi siamo disponibili a riportare indietro in Italia tutti quelli che vorranno tornare", ha concluso.

"Appena terminata l'odierna riunione della task force sul Nuovo Coronavirus. Abbiamo proceduto con un'attenta valutazione della situazione a livello internazionale ed è emersa la stabilità del fenomeno nel territorio dell'Unione Europea. L'Italia ha attuato per prima misure idonee ad arginare il contagio da Coronavirus.'' Così, in una nota, il vice ministro della Salute Pierpaolo Sileri. ''I serrati controlli aeroportuali - continua Sileri - stanno fornendo importanti dati che ci consentono di procedere con un monitoraggio a 360 gradi".

Sono un milione e 200mila i passeggeri già controllati negli aeroporti. E' quanto emerge dalla riunione di questa mattina della task-force durante la quale è stato fatto il punto delle procedure e dei controlli relativi a tutti gli italiani rimpatriati finora da Wuhan che procedono tutti regolarmente. Si è dato mandato al tavolo tecnico-scientifico di valutare le procedure sanitarie da mettere in atto per il ritorno degli italiani a bordo della Diamond Princess. Il tavolo ha esaminato i numeri riferiti dalla Protezione civile dei controlli finora effettuati nei porti e negli aeroporti italiani: oltre 1 milione e 200mila i passeggeri a cui è stata controllata la temperatura dall'inizio dello screening negli aeroporti; oltre 54mila i passeggeri e 20mila i membri degli equipaggi controllati dalle navi e oltre 3300 i medici, gli infermieri e i volontari impegnati nei controlli.

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