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Coronavirus, von der Leyen: "Vaccino in autunno previsione Curevac"

17 marzo 2020 | 16.29
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La presidente della Commissione europea: il fatto che altri Paesi abbiano tentato di comprare" la società biofarmaceutica di Tubinga "dimostra che sono i più avanti"

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

Il fatto che altri Paesi abbiano tentato di comprare" la società biofarmaceutica di Tubinga CureVac "dimostra che sono i più avanti" nella ricerca sul vaccino per la Covid-19. Lo sottolinea la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in conferenza stampa al termine del Consiglio Europeo in videoconferenza.

Diverse fonti Usa hanno tentato di smentire che l'Amministrazione Trump abbia provato ad assicurarsi l'esclusiva sui risultati del lavoro di CureVac sulla Covid-19. "Sono molti specializzati in questo campo - prosegue von der Leyen - stanno lavorando. E' una loro previsione che potrebbero essere in grado verso l'autunno di avere un vaccino contro il coronavirus. Era molto importante tenere questa società in Europa ed era molto importante darle i fondi necessari, cosa che è avvenuta ieri". Riguardo ai tempi necessari all'approvazione del vaccino, von der Leyen sottolinea che "siamo in una crisi grave e siamo in grado di accelerare qualsiasi processo che normalmente è lento, prende molto tempo ed è molto burocratico. Abbiamo i mezzi per velocizzarli. Se ci focalizziamo sull'essenziale e pensiamo cosa significa" avere un vaccino, capiamo che "è della massima importanza per noi", conclude.

CureVac, la società con la quale la politica di Hannover ieri ha tenuto una videoconferenza, insieme alla commissaria alla Ricerca Mariya Gabriel e al vicepresidente della Bei Ambroise Fayolle, è uno spin-off dell'Università di Tubinga. Fondata nel 2000, la società biofarmaceutica ha oggi circa 400 dipendenti ed è all'avanguardia nelle terapie mRna (Messenger Rna). In pipeline ha terapie mRna oncologiche, per le malattie rare e diverse malattie infettive, tra cui l'influenza e la rabbia, a diversi stadi di sviluppo.

La compagnia del Baden-Wuerttemberg, che ha anche una sede a Boston, nel Massachusetts, ha subito un brusco cambio di Ceo l'11 marzo scorso, quando il cittadino Usa Dan Menichella è stato silurato. A sostituirlo è stato il fondatore Ingmar Hoerr, che è tedesco. Menichella, a quanto hanno riferito media tedeschi poi ripresi dalla stampa internazionale, avrebbe partecipato all'inizio di marzo, a quanto hanno riferito media tedeschi citando fonti governative, ad un meeting alla Casa Bianca durante il quale l'Amministrazione Usa avrebbe offerto ingenti somme alla società per avere l'esclusiva sui risultati del lavoro della compagnia sul vaccino per la Covid-19. La presidente della Commissione Europea ha promesso ieri un sostegno a CureVac sotto forma di garanzie Ue ad un prestito della Bei da 80 mln, nel quadro dello strumento di Horizon 2020 InnovFin Infectious Disease Finance Facility.

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