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Svezia, chiusa inchiesta su omicidio Palme: "Il principale sospettato è morto"

10 giugno 2020 | 12.46
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Cerimonia commemorativa di Palme (Afp)
Cerimonia commemorativa di Palme (Afp)

Gli inquirenti svedesi hanno annunciato la chiusura dell'inchiesta sull'assassinio nel 1986 dell'allora premier socialdemocratico Olof Palme. Il principale sospettato, Stig Engstrom, conosciuto anche come "Skandia Man", si è tolto la vita nel 2000. Questo il motivo, ha riferito il procuratore capo Krister Petersson, per cui l'inchiesta verrà chiusa.

Palme, 59 anni, venne ucciso a Stoccolma con colpi di arma da fuoco alla schiena mentre rientrava a casa a piedi con la moglie Lisbet dopo essere uscito da un cinema. Il premier aveva congedato la sua scorta e si trovava senza protezione. L'omicidio avvenne in una delle strade più frequentate della capitale svedese e oltre una decina di testimoni affermarono di aver visto un uomo di statura alta sparare al premier e poi fuggire.

Nel corso degli anni sono state interrogate migliaia di persone. Nel 1989 ci fu anche un'incriminazione per l'omicidio, ma l'imputato, Christer Pettersson, un uomo con precedenti penali, venne in seguito assolto. Stig Engstrom, emerso ora come principale sospettato, venne ribattezzato "Skandia Man" perché era impiegato della compagnia di assicurazioni Skandia. La sera dell'omicidio aveva lavorato fino a tardi in ufficio, nei pressi del luogo dove venne ucciso Palme.

Engstrom compariva nella lista dei testimoni del delitto. Il primo a identificarlo come possibile sospettato è stato il giornalista Thomas Pettersson, il cui lavoro ha spinto la polizia ad indagare su Engstrom 18 anni dopo la sua morte. Tra le ipotesi avanzate, quelle che Engstrom abbia ucciso Palme per le posizioni politiche di sinistra del premier. Engstrom mentì riguardo alla ricostruzione delle fasi dell'omicidio e sostenne perfino di aver tentato di rianimare Palme. In seguito, emerse che l'uomo era addestrato all'uso di armi da fuoco. La sua ex moglie nel 2018 rilasciò un'intervista al quotidiano Expressen riferendo di essere stata interrogata dalla polizia nel 2017. La donna escluse che il marito potesse essere l'assassino di Palme, perché "era troppo vigliacco, non avrebbe fatto male a una mosca".

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