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Francia, via Castaner: all'Interno arriva Darmanin

06 luglio 2020 | 19.40
LETTURA: 2 minuti

Rimangono ai loro posti i ministri degli Esteri Le Drian, della Difesa Parly, dell'Economia Le Maire, della Salute Veran e della Pubblica Istruzione Blanquer

Nella foto Gerald Darmanin (Afp)
Nella foto Gerald Darmanin (Afp)

Il nuovo governo francese di Jean Castex vede l'uscita del ministro dell'Interno Christophe Castaner. Al suo posto va Gerald Darmanin, 37 anni, finora ministro del Bilancio, proveniente dal partito conservatore Les Republicains.

Rimangono ai loro posti i ministri degli Esteri Jean-Yves Le Drian, della Difesa Florence Parly, dell'Economia Bruno Le Maire, della Salute Olivier Veran e della Pubblica Istruzione Jean-Michel Blanquer.

Eric Dupond-Moretti, uno dei legali più noti di Francia, con nazionalità anche italiana, è invece il nuovo ministro della Giustizia del governo di Jean Castex.

Darmanin assume una delle poltrone più difficili del governo francese, dopo le proteste dei gilet gialli e per le pensioni, con la polizia spesso accusata di eccessi che a sua volta si sente nel mirino.

Il nuovo titolare dell'Interno proviene dalla destra francese ed è stato portavoce della campagna elettorale dell'ex presidente Nicolas Sarkozy nel 2014. E' sindaco della città di Tourcoing, dove si è particolarmente impegnato per il mantenimento della sicurezza.

Nato a Valenciennes, Darmanin proviene da una famiglia modesta. Suo padre Gerard, figlio di un ebreo maltese, era proprietario di un bar, sua madre Annie Ouakid, di origine algerina, faceva la portinaia. Divorziato, è senza figli. E' stato accusato di uno stupro che sarebbe avvenuto nel 2009. L'accusa è stata archiviata nel 2018, ma l'inchiesta è stata riaperta dopo un appello della presunta vittima.

Dopo il successo dei Verdi alle elezioni amministrative della scorsa domenica, Barbara Pompili diventa ministro per la Transizione ecologica e numero due dell'esecutivo. Ex portavoce dei verdi passata al partito la Republique en marche del presidente Emmanuel Macron, è stata sottosegretario per la Biodiversità con il presidente socialista Francois Hollande. Prende il posto di Elisabeth Borne, che assume il dicastero del Lavoro. Alla Cultura arriva Roselyne Bachelot, conduttrice televisiva e radiofonica. Ex ministro della Salute con Nicolas Sarkozy fu allora molto criticata per gli stock di mascherine acquistati per l'aviaria, una decisione per la quale viene oggi apprezzata.

Cambia anche il portavoce del governo, funzione che verrà assunta da Gabriel Attal, finora sottosegretario all'Istruzione. Prende il posto di Sibeth Ndiaye, fedelissima di Macron, che paga alcune sue dichiarazioni troppo polemiche.

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