cerca CERCA
Giovedì 18 Aprile 2024
Aggiornato: 00:18
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Usa valutano messa al bando TikTok

07 luglio 2020 | 09.06
LETTURA: 2 minuti

Lo ha detto il segretario di Stato americano Mike Pompeo parlando con Fox News. Nel mirino anche altre app cinesi. L'app intanto sospende il servizio a Hong Kong, Zoom e LinkedIn per la sospensione della collaborazione con Pechino sulle richieste riguardo i dati dei loro utenti

Afp
Afp

Gli Stati Uniti "stanno valutando" la possibilità di mettere al bando TikTok ed altre app cinesi. Lo ha detto il segretario di Stato americano Mike Pompeo parlando con Fox News e sottolineando che si tratta di un'ipotesi che "stiamo prendendo in considerazione molto seriamente".

"Non voglio anticipare il presidente Donald Trumo, ma è qualcosa che stiamo valutando", ha insistito Pompeo, secondo il quale "se volete che le vostre informazioni private finiscano nelle mani del Partito comunista cinese" basta scaricare le app cinesi. Al segretario di Stato ha replicato un portavoce di TikTok in una nota, nella quale ricorda che la società "è guidata un amministratore delegato americano" e "non abbiamo una priorità più importante che quella di promuovere una app sicura per i nostri utenti, non abbiamo mai fornito dati al governo cinese, né lo faremmo se ci venisse chiesto".

Le parole di Pompeo sono arrivate mentre la stessa TikTok ha fatto sapere che, "alla luce degli eventi recenti", vale a dire l'entrata in vigore a Hong Kong della legge sulla sicurezza nazionale imposta da Pechino, ha deciso di sospendere il servizio nella ex colonia britannica. La ByteDance, proprietaria di TikTok con 150.000 utenti a Hong Kong, ha confermato il ritiro dal mercato, come ha riportato il giornale 21st Century Herald. Continuerà a funzionare a Hong Kong 'Douyin', la versione cinese di TikTok. In base alla nuova legge sulla "sicurezza nazionale", le autorità possono chiedere ai fornitori di servizi "la documentazione di identificazione o assistenza per decriptare i dati". E ad Axios TikTok ha spiegato che con la nuova normativa sarebbe impossibile negare alle autorità la condivisione dei dati degli utenti. Intanto a Hong Kong 'cresce' Signal, app di messaggistica che non conserva i dati degli utenti.

Anche Zoom e LinkedIn, dopo Facebook, WhatsApp, Google, Telegram e Twitter, sono per la sospensione della collaborazione con le autorità di Hong Kong sulle richieste riguardo i dati dei loro utenti. Sullo sfondo, ma non troppo, i timori legati alla nuova legge sulla "sicurezza nazionale".

Un portavoce di Zoom, come ha riferito Hong Kong Free Press, ha chiarito che verrà monitorata la situazione "includendo qualsiasi eventuale indicazione da parte del governo degli Stati Uniti". Dall'ufficio di comunicazione di LinkedIn alla giornalista Mary Hui hanno confermato che stanno "sospendendo" l'elaborazione delle richieste di dati da parte delle forze dell'ordine di Hong Kong mentre si esamina la contestata legge sulla "sicurezza nazionale". La notizia è stata diffusa dalla stessa reporter via Twitter.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza