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Oms: "Neanche lontanamente vicini a immunità necessaria"

18 agosto 2020 | 14.58
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Prove di presenza anticorpi Sars-Cov-2 in meno del 10% della popolazione

Fotogramma /Ipa
Fotogramma /Ipa

"Non siamo neanche lontanamente vicini ai livelli di immunità necessari per fermare la trasmissione di questa malattia". Usa parole chiare Mike Ryan, capo del Programma di emergenze sanitarie dell'Organizzazione mondiale della sanità, intervenendo in video alla conferenza stampa da Ginevra. La soglia da raggiungere, ha spiegato, "potrebbe essere più bassa di quel 60-70-80% precedentemente suggerito. Non sappiamo quanto più bassa, non sappiamo il ruolo dell'immunità cellulare, e altre cose. Di certo non possiamo sperare nell'immunità di gregge come la salvezza perché per ora non è questa la soluzione".

Qual è la situazione al momento? "Ci sono un sacco di studi di sieroprevaolenza su Covid-19 - ha riepilogato Maria Van Kerkhove, a capo del gruppo tecnico dell'Organizzazione mondiale della sanità per il coronavirus - più di 100 studi che cercano di determinare quanta parte di una data comunità è stata infettata dal virus, sono stati condotti in tutto il mondo. Questi studi indicano generalmente che circa il 10% della popolazione ha evidenze di anticorpi contro Covid-19. Molti di questi lavori usano metodi diversi, così ci sono dei limiti nel generalizzare".

Comunque, ha aggiunto, "quello che stiamo scoprendo riguardo all'immunità lo apprendiamo dagli studi sieroepidemiologici condotti e questi ci dicono costantemente, in tutte le regioni, che un'ampia percentuale della popolazione rimane suscettibile alle infezioni. Questo significa che il virus ha ancora l'opportunità di diffondersi". Altre informazioni che emergono è che "ci sono tassi di positività più alti per alcuni gruppi più a rischio. Per esempio tra i sanitari e gli operatori in prima linea si arriva a circa il 20-25%".

Non tutti gli studi, ha proseguito l'esperta Oms, "stanno indagando sulla presenza di anticorpi neutralizzanti. Ci sono alcune indicazioni su quale livello di immunità sia necessario raggiungere. E ci aspettiamo che, quando una persona si infetta, sviluppi una risposta immunitaria. Ora stiamo approfondendo quanto questa sia forte e quanto dura, ma non abbiamo ancora un quadro completo".

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