cerca CERCA
Martedì 19 Marzo 2024
Aggiornato: 10:04
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Sassoli: "No a ingerenze in Bielorussia, ma sanzioni per i responsabili delle repressioni"

20 agosto 2020 | 10.26
LETTURA: 2 minuti

Il presidente del Parlamento europeo: "Necessario riunire il Consiglio. Non vogliamo punire la popolazione che chiede il rispetto dei diritti fondamentali"

David Sassoli (AFP) - AFP
David Sassoli (AFP) - AFP

“A Minsk non possono esserci ingerenze, tantomeno interventi esterni”. Lo sostiene il presidente del Parlamento europeo David Sassoli in un’intervista al Corriere della Sera, aggiungendo di ritenere “molto importante riunire il Consiglio per discutere di una crisi che riguarda i valori fondamentali. Noi non vogliamo punire il Paese, che chiede rispetto dei diritti fondamentali, ma ho chiesto che si proceda con sanzioni individuali nei confronti dei responsabili della repressione delle proteste o delle frodi elettorali. È chiaro che la volontà del popolo bielorusso dev'essere rispettata. Sappiamo come sono andate le elezioni e conosciamo quanto siano state brutali le violenze. Ora occorre rimettere nelle mani dei cittadini della Bielorussia il diritto ad autodeterminarsi. Per farlo l'Ue è unita, c'è una grande preoccupazione comune”.

"Il processo di autodeterminazione riparte da dove il meccanismo istituzionale si è inceppato – precisa Sassoli - e cioè dalle elezioni. Questo è anche il solo modo di difendere l'autonomia e l'indipendenza della Bielorussia. Il risultato elettorale falsato riguarda la vita di milioni di persone, non solo l'opposizione. C'è un intero Paese che chiede democrazia. Non vorremmo che questa crisi venisse a toccare un sistema di relazioni politiche, diplomatiche e commerciali con i nostri vicini. Senza una chiara scelta del governo i nostri rapporti non potrebbero proseguire come se nulla fosse accaduto”.

"Mi auguro che il segnale unanime mandato oggi dal Consiglio europeo venga ascoltato - prosegue Sassoli -. Noi chiediamo di rispettare i cittadini che chiedono trasparenza, democrazia, libertà. E siamo stati molto chiari nel chiedere che i dimostranti arrestati dopo il 9 agosto vengano rilasciati e risarciti. L'unica strada è quella del dialogo con tutti gli attori nazionali e internazionali per trovare una soluzione pacifica. Negli ultimi giorni ci è sembrato di individuare una disponibilità anche da parte delle autorità russe. Non è nell'interesse di nessuno inasprire la situazione. Se Lukashenko pensasse al bene del suo Paese, capirebbe che tornare alle urne è il modo migliore per dimostrare la sua consistenza politica. Ha la possibilità di ripristinare la legalità e aprire un dialogo con le opposizioni”.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza