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Fb, Zuckerberg: "Non siamo cassa di risonanza della destra"

09 settembre 2020 | 20.23
LETTURA: 2 minuti

(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

"Facebook non è una cassa di risonanza per le idee di destra". Questa la rassicurazione del fondatore Mark Zuckerberg in risposta alle critiche rivolte al social media, ritenuto di parte nella corsa alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Intervistato al programma 'Axios su Hbo', Zuckerberg ha detto come sia "semplicemente sbagliato" considerare Facebook guidato dai conservatori, nonostante i loro siano i post dall'interazione più elevata sulla piattaforma.

Zuckerberg ha, inoltre, confutato la teoria secondo la quale la storia ricorderà Facebook per aver accelerato la fine della società così come la conosciamo. "Ho un po' più di fiducia nella democrazia, spero non sia malriposta", ha detto, aggiungendo: "Quello che facciamo, e credo faccia anche il resto di Internet in generale, è dare più potere alle persone".

Sempre nell'intervista ad Axios, il Ceo di Facebook ha affermato che non saranno rimossi i post anti-vax, nonostante gli esperti abbiano espresso un cauto ottimismo sulla possibilità di una vaccinazione contro il Covid-19 disponibile entro la fine dell'anno o all'inizio del prossimo.

"Se qualcuno indica un caso in cui un vaccino ha causato dei danni, o comunque esprime preoccupazione per quest'ultimi - ha detto Zuckerberg - è difficile, dal mio punto di vista, negare del tutto la possibilità di fare queste affermazioni”. Infine, Zuckerberg ha negato che gli algoritmi di Facebook siano progettati per promuovere contenuti "che possano in qualche modo provocare le persone: non è così che funzionano i nostri sistemi".

Consapevole del potere di Facebook di diffondere la disinformazione, però, la settimana scorsa la società ha annunciato che avrebbe bloccato la pubblicità politica sulla piattaforma nei sette giorni precedenti le elezioni presidenziali di novembre. Ha però rifiutato una sospensione di 30 giorni, in quanto "le persone vogliono comunque essere in grado di condurre campagne per non andare al voto", oltre alla possibilità di rispondere agli attacchi o produrre argomenti conclusivi.

Una linea rossa tracciata da Zuckerberg è quella relativa alle minacce contro i funzionari elettorali, minacce che "ovviamente minerebbero la legittimità delle elezioni". Facebook, ha concluso, "eliminerà aggressivamente ogni minaccia rivolta alle persone coinvolte nel conteggio e nell'assicurarsi che le elezioni si svolgano come previsto.

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