Parlando in privato con i suoi collaboratori Donald Trump si è trovato a dire che a bloccare gli afroamericani non è il razzismo ma la loro mancanza di iniziativa e che gli ebrei americani tendono a stare sempre tra di loro. E' quanto rivela oggi il Washington Post citando questi commenti offensivi che, secondo "decine di attuali ed ex funzionari" ascoltati dal giornale, il presidente avrebbe espresso.
In particolare, le fonti hanno riportato che Trump, dopo conversazioni con esponenti politici di fede ebraica, ha detto che gli ebrei "fanno solo i propri interessi" e tendono "a rimanere uniti". Invece quando la first lady Melania organizzò il suo viaggio in Africa nel 2018, il presidente avrebbe detto che "non capiva come mai volesse andare in quel posto". Le fonti raccontano anche che in quale occasione vi sono state le reazioni di qualche collaboratore di Trump, alle quali il presidente avrebbe risposto: "nessuno ama i neri più di me".
Interpellata la Casa Bianca, ha replicato che "le azioni di Trump come privato cittadino e come presidente sono state di lotta per l'inclusione e il trattamento equo per tutti. Chiunque affermi il contrario - ha concluso la vice portavoce Sarah Matthews - cerca di seminare discordia".