''Non ci sono ostacoli. Non è da escludere che possa esserci un'indicazione nominativa che faccia parte del simbolo del partito''. Il presidente emerito della Corte Costituzionale, Cesare Mirabelli, valuta così l'ipotesi che il nome di Silvio Berlusconi compaia nel simbolo delle liste di Forza Italia alle prossime elezioni europee, nonostante nessuno dei suoi figli, come ha oggi annunciato lo stesso ex premier, sarà candidato.
''L'indicazione di un nome nel simbolo ha di solito il significato di indicare il candidato leader del partito - spiega Mirabelli all'Adnkronos - In questo caso si tratterebbe di una sorta di richiamo ideale''.
Nei simboli dei partiti, ricorda il costituzionalista, ''a volte c'è la descrizione del simbolo stesso 'Sole nascente', 'Falce e martello' o 'Fiamma tricolore'. Ma ci può anche essere una scritta che indica il partito, Democrazia cristiana. Una volta è apparso su una lista il nome di Garibaldi. Il fatto che ci sia una qualsiasi scritta non vietata è possibile. E' una valutazione politica che farà il partito''.