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Il voto francese preoccupa. Renzi: "Crescita è risposta a protesta"

24 marzo 2014 | 20.05
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Il voto francese preoccupa. Renzi:

Crescita. Per Matteo Renzi è l'unica ricetta contro una "protesta anti-Ue diffusa" e che ieri, sebbene si trattasse di un voto amministrativo, ha avuto conferma nell'affermazione del movimento di Marine Le Pen in Francia. Il boom del Front National è stato tema di discussione al vertice sul nucleare a L'Aja. Lì Renzi ne ha parlato con Francois Hollande, come riferisce lo stesso premier italiano. La Lega Nord, del resto, si è già detta disponibile all'ipotesi di un fronte comune alle europee con Le Pen. Ipotesi respinta invece dai 5 Stelle. Uno scenario che sposterebbe troppo a destra il Movimento, ragionano Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio che, comunque, accolgono con favore l'avanzata degli euroscettici.

IL PREMIER: "VOTO PROTESTA FORTE ANCHE IN ITALIA, EUROPA RIFLETTA" - Un fronte che preoccupa Renzi. Il voto francese, "ne parlavo con Hollande, ha chiaramente un significato di protesta", diffuso in tutta Europa, ha detto il premier ai giornalisti. Una protesta che rischia di minare l'unità europea. Un bene da preservare, come ha ricordato anche oggi il presidente Giorgio Napolitano alla cerimonia alle Fosse Ardeatine: l'unità in Ue non va "superficialmente screditata ne' attaccata". Ma l'analisi del voto francese ha rappresentato uno degli aspetti su cui si è concentrato Renzi al vertice in Olanda.

Il summit infatti è stato anche l'occasione per un primo approccio 'face to face', per dirla 'renzianamente', con il presidente Usa, atteso a Roma giovedì prossimo. Scambi di battute al margine del vertice che Renzi ha deciso di lasciare già stasera. "Ho già fatto il mio intervento" per "guadagnare mezza giornata di lavoro a palazzo Chigi". Ci sono "molti documenti che mi aspettano", ha aggiunto Renzi. Dal Def alle riforme istituzionali che saranno al centro di un incontro con i parlamentari del Pd mercoledì sera, agli assetti interni al partito che dovrebbero essere affrontati prima delle riuniona della Direzione di venerdì. In mezzo, giovedì, ci sarà l''Obama day' a Roma.

"Il voto in Francia è molto molto significativo, ma è comunque un voto locale e vorrei che lo considerassimo come tale. E' un voto amministrativo, ma ha chiaramente un significato di protesta". Questa l'opinione del premier Renzi che vede in un cambio di rotta delle politiche in Ue l'antidoto al rischio di un'affermazione di forze anti-Ue alle prossime europee.

RENZI: "VOTO PROTESTA FORTE ANCHE IN ITALIA, EUROPA RIFLETTA" - "Anche in Italia accade così, forse a livello locale con minore intensità, ma è molto forte il voto di protesta". Tuttavia, osserva Renzi, "non credo che dopo il voto in Francia si debba allora chiedere all'Europa di riflettere su se stessa, condividendo tra l'altro le parole di Napolitano, perchè noi lo avevamo già chiesto prima". "La Ue -sottolinea il presidente del Consiglio- deve prendere atto che è molto forte il sentimento di contestazione antipolitica, che in parte dipende dalle scelte dei governi nazionali, in parte dalle istituzioni europee. Noi in Italia dobbiamo fare le nostre cose, mettere a posto il Paese e siamo convinti di riuscirci perchè siamo forti e in condizioni di farlo". Per contrastare "il sentimento di contestazione antipolitica", dice Renzi, l'Europa deve fare il suo cambiando rotta alle sue politiche ma anche i governi nazionali devono metterci il loro. "Noi in Italia dobbiamo fare le nostre cose, mettere a posto il Paese e siamo convinti di riuscirci perchè siamo forti e in condizioni di farlo".

"Ma -aggiunge il premier- dobbiamo anche chiedere che il semestre di presidenza italiano sia una grande occasione non per discutere sugli zero virgola, ma perchè l'Europa metta al centro la crescita, la lotta alla disoccupazione e il riavvicinamento dei cittadini alle istituzioni". Renzi spiega che attorno al nostro Paese c'è curiosità ma anche rispetto e stima.

"Al di là del nome del primo ministro, l'Italia è rispettata, apprezzata e stimata nel mondo. E noi italiani forse per primi dobbiamo toglierci il provincialismo di pensare che il nostro contributo e il nostro apporto non sia importante nel mondo". A livello internazionale, aggiunge, "c'è grande curiosità, anche da parte del primo ministro giapponese, per le riforme che vogliamo portare avanti. Su tutti i temi, anche sulla sicurezza nucleare, c'è una grande attenzione nei nostri confronti. Gli italiani devono avere consapevolezza del proprio ruolo".

NAPOLITANO: "UNITA' EUROPEA NON VA SUPERFICIALMENTE SCREDITATA NE' ATTACCATA" - Non si riferisce al successo del Front National in Francia ma il presidente Giorgio Napolitano, partecipando alla cerimonia del 70 anni dall'eccidio nazista alle Fosse Ardeatine, ha comunque sottolineato come la conquista dell'unità in Ue non vada "superficialmente screditata né attaccata". La pace, ha detto il capo dello Stato, "non è un regalo o addirittura un dato scontato: è una conquista". "E per quanto riguarda noi e gli altri Paesi europei è una conquista dovuta precisamente a quella unità europea che oggi troppo superficialmente da varie parti si cerca di screditare e attaccare. Dobbiamo ricordare a tutti quel che abbiamo vissuto in Italia e in Europa: non si può giocare con queste posizioni che tendono a screditare il nostro patrimonio di lotte per la liberta'". Affermazioni che il leghista Matteo Salvini attacca: "Da Napolitano parole vergognose. Usa le Fosse Ardeatine. I dinosauri e gli Euro-Burocrati hanno paura".

LEGA DICE SI' A LE PEN, NO DI M5S - La Lega ha già fatto sapere di essere disponibile a costituire un fronte comune degli euroscettici con Le Pen in vista delle europee. "Noi ci siamo e ci saremo, l'euro è una moneta criminale che ci affama", dice il segretario del Carroccio. Nessuna alleanza invece per i 5 Stelle. Il M5S non è né di destra né di sinistra, allearsi con il Front National in vista delle europee vorrebbe dire spostare l'asse del Movimento a 'droite'. ''Nessuno odia Marine Le Pen -dice Grillo replicando proprio alla leader del Front national- Ha però un'appartenenza politica diversa dal M5S e per questo non sono possibili accordi''.

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