''Siamo al terzo governo consecutivo non eletto dai cittadini''. Silvio Berlusconi si collega telefonicamente con i club Forza Silvio in provincia di Messina e lancia una stilettata nei confronti del Renzi I. ''Questo governo - sottolinea il Cav - si regge su uno 0,37% di differenza tra la coalizione di sinistra e quella di centrodestra attraverso i voti che ci hanno sottratto. Si regge alla Camera su 144 deputati che la Corte Costituzionale ha indicato come incostituzionali, perché legati a quel premio di maggioranza che per la Consulta è incostituzionale''.
Il leader azzurro se la prende anche con i parlamentari di Ncd di Angelino Alfano, che hanno ''tradito il voto degli elettori'', diventando ''stampella della sinistra'': il governo Renzi, avverte, si regge su ''33 senatori che sono stati eletti dai cittadini del centrodestra con il simbolo del Pdl e il mio nome''. Eletti ''per contrastare la sinistra'' e, invece, sono ora la stampella del governo di sinistra.
Poco dopo ai microfoni del Tg2 Berlusconi torna a puntare il ditto contro il premier: ''Renzi ci ha deluso, è tornato ad aumentare le tasse, la sinistra non cambia mai...''. Ma, assicura, sulle riforme ''per noi reggerà sicuramente l'accordo con Renzi''.
''Noi le riforme le abbiamo sempre volute - afferma - e anche fatte. E' stata la sinistra con uno sciagurato referendum ad abrogare le nostre riforme. Speriamo non si comportino allo stesso modo''. Il leader di Forza Italia torna poi sugli 80 euro promessi dal Renzi I: ''Non sono un problema, ma il problema è che Renzi abbia deciso di mettere nuove tasse per pagarli. Se si vuol dare una mancia al proprio elettorato, non vedo sinceramente perché la si debba far pagare a pensionati e famiglie. Renzi ci ha deluso perché - conclude - dopo le uscite iniziali è tornato a fare quello che ha sempre fatto la sinistra, mettere le tasse. La sinistra non cambia mai, neanche con Renzi''.
L'ex Cav. ne ha anche per Grillo definito "uno sfasciacarrozze aspirante dittatore" e, avverte, sia il premier che il leader del Movimento 5 Stelle "sono due possibili rischi, due possibili pericoli per il Paese".
