"Vicinanza ai familiari delle vittime delle foibe, dei perseguitati e dei deportati" assieme a "una riflessione sul dramma delle popolazioni istriane, dalmate giuliane che, nell'ultima fase della seconda guerra mondiale e negli anni successivi, hanno subito torture", vengono espresse dal ministro per l'Integrazione, Cecile Kyenge in occasione della celebrazione della 'Giornata del Ricordo'.
"Il ricordo di un massacro non è semplice ritualità - sottolinea Kyenge - ma un monito per le generazioni future a non ripetere simili errori, a non lasciarsi dilaniare da contrapposizioni ideologiche estreme. E' solo attraverso la memoria e una seria educazione civica che si costruisce il futuro dei nostri giovani".
Il ministro per l'Integrazione esorta a essere "consapevoli che una cultura e una politica inclusiva siano necessari, affinché la diversità etnica e culturale possano diventare una ricchezza per le nostra terra europea".