"C'é davvero poco da scherzare e da ridere su quello che è accaduto oggi alle consultazioni tra il premier incaricato Matteo Renzi e Beppe Grillo. Il leader del Movimento 5 Stelle ha offerto infatti un piccolo assaggio di intolleranza fascista, per cui la controparte non va ascoltata ma messa a tacere e l'avversario non si affronta attraverso lo scambio di idee ma va schiantato con la violenza verbale". Lo afferma in una nota il deputato di Scelta Civica Gianfranco Librandi.
"A mio parere -aggiunge- per Grillo si é trattato di un clamoroso autogol, non tanto per la minoranza rumorosa che frequenta il suo blog, e che ci ha abituati a esternazioni violente come nel caso degli insulti alla presidente Boldrini, quanto per quella maggioranza silenziosa di italiani che probabilmente hanno votato Grillo sperando che il M5S fosse una forza propulsiva nei confronti di una politica oggettivamente ingolfata e non un partito estremista e violento", conclude Librandi.