"Nell'incontro che vi chiediamo con questa lettera -si legge nella missiva- è nostra intenzione portare alla vostra attenzione le motivazioni di fondo e di opportunità (strategica, economica, politica) che dovrebbero accompagnare le prossime decisioni riguardo al programma Joint Strike Fighter, a partire dalla ventilata riduzione di velivoli da voi ipotizzata in questi giorni''.
''Sarà nostra cura riportare anche a voi la serie di problematiche tecniche, di costo, di ritardi che hanno spinto persino l'amministrazione Usa a prevedere un taglio nel numero di cacciabombardieri per il budget Federale del prossimo anno fiscale".