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Flop Fi, Toti: “Risolvere questione morale”. Fitto all’attacco: “Serve rinnovamento”

09 giugno 2014 | 18.40
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Acque agitate nel partito dell’ex cav dopo la tornata elettorale. ‘Il mattinale’ a Napolitano: grazia per Berlusconi è necessaria

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“Al Nord siamo andati peggio di quanto ci immaginavamo”. Così Giovanni Toti, consigliere politico di Silvio Berlusconi ed europarlamentare nelle liste di Forza Italia, commentando le elezioni amministrative a margine dell’Assemblea generale di Assolombarda, a Milano. “Il risultato di Pavia non me l’aspettavo”, dichiara Toti, che sull’esito dei ballottaggi negli altri centri parla di “risultati deludenti anche in altre città del Nord, dove ha prevalso la voglia di cambiamento”. Per Forza Italia, sostiene il consigliere politico, “esiste un problema settentrionale, dobbiamo ragionare sullo sviluppo del rapporto con le categorie produttive e sulla questione morale”, conclude Toti riferendosi agli scandali che hanno travolto le grandi opere in Italia.

Fitto attacca - “Gli elettori ci chiedono unità, un nuovo programma, e un forte rinnovamento organizzativo. L’altro ieri ho positivamente salutato le dichiarazioni del presidente Berlusconi in sintonia con quanto vado sostenendo da tempo. Lavoriamo su questo binario di serietà”, cosi Raffaele Fitto in una nota.

“Il Mose e l’Expo hanno sicuramente demoralizzato l’elettorato, che non è andato a votare”, spiega l’onorevole di Fi, che rilancia la necessità di “una riflessione importante, sia come classe dirigente che come costruzione della proposta politica. In Italia -aggiunge l’europarlamentare- ci sono tre grandi opere in costruzione: il Mose, la Tav e Expo, di queste due su tre sono condizionate dalla malapolitica, è tempo di correre ai ripari”, dice ancora Toti. Sul cammino delle riforme, il consigliere di Berlusconi ribadisce poi che Forza Italia ha “sempre dato disponibilità a discutere, ma al momento -sostiene Toti- al Senato le proposte della maggioranza sono insoddisfacenti”, così come, conclude, “la politica economica del governo Renzi non ci piace”.

“Il secondo turno delle amministrative consegna una sconfitta ampia che dovrebbe far riflettere. Perdiamo 46 grandi comuni e il Pd ne guadagna 30, lasciamo quasi tutte le città del Nord alla sinistra a parte Padova dove il candidato era leghista”. Anche Silvia Sardone, leader dei movimentisti di Forza Italia e membro della segreteria regionale di Forza Italia, interviene dopo il voto di ieri. “Non possiamo continuare a nascondere la testa sotto la sabbia -aggiunge- e ribadire che non è andata poi così male. Le vittorie inattese a Perugia e Potenza non salvano il bilancio finale. L’astensionismo inoltre colpisce pesantemente il nostro partito ed è colpa nostra se facciamo fatica a portare i nostri sostenitori al voto. E’ il momento di una riflessione vera, di una discussione ampia senza rimandare le opportune considerazioni a dopo l’estate”.

‘’I risultati delle europee, come avevo già detto, ci avevano consegnano un quadro di conferma della indiscutibile leadership di Silvio Berlusconi nel centro destra e ovviamente in Forza Italia. Il 17 % del 25 maggio infatti, percentuale non soddisfacente ma lusinghiera non essendo lui candidato, è comunque tutta ed esclusivamente ascrivibile alla sua credibilità, alla sua abnegazione e alla forza personale messa in campo ancora una volta in occasione della campagna elettorale’’. Lo dichiara in una nota Michaela Biancofiore di Forza Italia.

Grazia a Berlusconi - ‘’Ci appare ogni giorno sempre più incredibile che il Capo dello Stato non abbia provveduto a rimediare con la grazia all’evidenza della ingiustizia che colpisce Silvio Berlusconi. Un gesto, comunque il presidente Napolitano valuti la sentenza, necessario se non altro per la spinta alla pacificazione e al rasserenamento della convivenza democratica di atto simile atto’’. Così intanto ‘Il Mattinale’, nella nota politica redatta dallo staff del gruppo Forza Italia della Camera dei deputati. ‘’Berlusconi, in quanto sa di essere innocente, non vuole e non può chiedere come dono quello -sottolinea il ‘foglio azzurro’- che è certo di ottenere per via di giustizia con la revisione del processo. Resta lo spazio per un gesto assoluto, esercitato nella pienezza dell’altissimo mandato di Presidente di tutti gli italiani, che liberi Silvio Berlusconi da una pena profondamente umiliante per un uomo che ha dato la sua vita per la Patria’’.

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