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Renzi: "Sulle riforme decido io, non la Troika e la Bce"

11 agosto 2014 | 18.53
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Il premier in un'intervista al Financial Times: "Abbiamo fatto quello che nessuno ha fatto in 70 anni". Sulla spending review: "Dove fare i tagli lo stabilisco io". Raduno Scout, Renzi a messa. Telefona il Papa: "Siate coraggiosi per cambiare il mondo"

 (foto Infophoto)
(foto Infophoto)

"Sono d'accordo con Draghi quando dice che l'Italia ha bisogno di fare le riforme, ma il modo in cui le faremo lo decido io, non la Troika, non la Bce, non la Commissione europea". Lo dice il premier Matteo Renzi in un'intervista al Financial Times. "Farò le riforme da solo perché l'Italia non ha bisogno di qualcun altro che le spieghi cosa fare", aggiunge il presidente del Consiglio.

Nessuno sforamento del tetto del 3% - Assicura poi Renzi: "Non ho assolutamente alcuna intenzione di superare il tetto del 3 per cento. Speriamo di avere migliori dati della crescita nella seconda metà e come risultato saremo al 2,9%" del Pil. E ribadisce: "Non supereremo il 3%, è una vecchia regola, ma è ancora una questione di credibilità e reputazione dell'Italia, anche se altri lo sorpasseranno".

Spending review - Quanto ai tagli alla spesa, Renzi nell'intervista chiarisce che sarà lui stesso "a decidere dove andremo a fare i tagli, non un tecnocrate". E ribadisce che le priorità delle riduzioni di spesa, previste dalla spending review, saranno frutto di una decisione politica e non tecnica.

Riforme - Quindi rivendica: "Sono presidente del Consiglio da cinque mesi e in questi cinque mesi abbiamo fatto una riforma costituzionale che nessuno aveva fatto in 70 anni. Ciò che abbiamo fatto non è sufficiente, noi abbiamo bisogno di fare di più".

Roma città di lobbisti - "Roma è una città piena di lobbisti. L'Italia è abituata a un capitalismo di relazione. Io non faccio parte di quel sistema che ha distrutto il Paese -chiarisce in un altro passaggio il premier -. Sono solo, con il 40% di italiani che hanno votato per me, con gli 11 milioni di italiani che hanno votato per il mio partito. Solo con questi e con la mia squadra che questo Paese cambierà".

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