cerca CERCA
Sabato 20 Aprile 2024
Aggiornato: 00:03
10 ultim'ora BREAKING NEWS

L'Anm contro Renzi: "Dal premier affermazioni false, serve più rispetto"

29 settembre 2014 | 13.51
LETTURA: 3 minuti

Nel mirino dell'associazione delle toghe le dichiarazioni del presidente del Consiglio durante la trasmissione televisiva 'Che tempo che fa' su stipendi e ferie dei magistrati

Renzi a 'Che tempo che fa' (Infophoto) - INFOPHOTO
Renzi a 'Che tempo che fa' (Infophoto) - INFOPHOTO

L’Associazione nazionale magistrati "rileva con vivo rammarico che il presidente del Consiglio Matteo Renzi, anche nel corso della popolare trasmissione televisiva “Che tempo che fa” andata in onda" nella serata di domenica "ha ripetuto affermazioni riguardanti l'azione dell’Anm e il concreto funzionamento degli Uffici giudiziari italiani che non corrispondono alla realtà dei fatti". Così l'Anm in una nota.

Da qui la precisazione dell'associazione delle toghe, che si dice "costretta a ricordare a tutti, con estrema fermezza" di non aver "mai dichiarato che l'introduzione di un tetto massimo alle retribuzioni di 240.000 euro annuali sia un attentato alla libertà o all’indipendenza della magistratura. Chi sostiene il contrario - afferma l'Anm - è invitato a dimostrare, una volta per tutte, quando e come l’Associazione avrebbe fatto una simile affermazione".

"L’Anm, inoltre, ricorda che tale tetto è raggiunto solo dai massimi vertici della Corte di Cassazione e della relativa Procura Generale e che la retribuzione media dei magistrati è enormemente inferiore a quella cifra".

E ancora: "gli uffici giudiziari non chiudono mai e l’Anm non ha mai dichiarato che la riduzione della sospensione feriale e delle ferie (realizzata con il decreto legge n. 132/2014) sia un attentato ai magistrati. In realtà, l’istituto della sospensione dei termini processuali in periodo feriale – fino ad oggi fissato dal 1° agosto al 15 settembre – è destinato ad assicurare il concreto esercizio del diritto di difesa (art. 24 Cost.), al fine di evitare il decorso dei termini processuali nei processi ordinari, in un tempo che i cittadini tradizionalmente dedicano al riposo annuale".

Quanto alle ferie "finora determinate in 45 giorni, in tale periodo i magistrati erano comunque tenuti al deposito dei provvedimenti, non essendo prevista alcuna sospensione dei relativi termini. Dunque - prosegue l'associazione - il numero dei provvedimenti emessi è indipendente dalle ferie godute, la cui riduzione non potrà determinare alcun incremento di produttività".

"La magistratura - ammonisce l'Anm - ha troppo rispetto della propria indipendenza, per strumentalizzarla a secondi fini. Ci si attende uguale rispetto da parte di tutti. Ci auguriamo, con ciò, di avere fatto – si spera definitiva – chiarezza, nell'interesse di una corretta informazione e della dignità di quanti operano con sacrificio e impegno nel delicato settore dell'amministrazione della Giustizia", conclude la nota.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza