Al ventesimo scrutinio nessuno ha raggiunto la maggioranza dei 3/5. La presidente della Camera Boldrini, preso atto dell'orientamento espresso dalla maggioranza delle forze politiche, ha annunciato - d'intesa con il presidente del Senato Grasso - una nuova seduta del Parlamento per la prossima settimana
Ancora una fumata nera sull'elezione di due giudici della Corte costituzionale: al ventesimo scrutinio nessuno ha raggiunto la maggioranza dei 3/5. La prossima riunione del Parlamento in seduta comune si terrà ''in altra data'', ha annunciato in aula a Montecitorio il presidente di turno Roberto Giachetti.
E' quindi tempo di una pausa di riflessione per cercare un accordo tra i gruppi e la nuova seduta del Parlamento si terrà la prossima settimana.
"Abbiamo cercato di dare il tempo necessario - ha sottolineato la presidente Laura Boldrini - ma una soluzione non è a portata di mano. Sto cercando di favorire un'intesa incontrando costantemente i gruppi. Spero prevalga il senso di responsabilità prima di ogni logica di parte e invito i gruppi a trovare un'intesa tra di loro e al loro interno per chiudere questa partita all'insegna del senso di responsabilità".
Boldrini, preso atto dell'orientamento espresso dalla maggioranza delle forze politiche, ha quindi annunciato che d'intesa con il presidente del Senato Piero Grasso una nuova seduta del Parlamento verrà convocata la prossima settimana.
Nella votazione (i votanti sono stati 538 a fronte di un quorum di 570) hanno ottenuto voti Grasso (43), Carlassare (12), Ainis (11), Violante (10), Bruno (8). 45 i voti dispersi, 407 le schede bianche e 70 quelle nulle.
Fumata nera anche per il membro laico del Csm che dovrà sostituire Teresa Bene. Hanno ottenuto voti Zaccari (82), Guerra (33), Formisano (16), Ermini (7), Piepoli (6); voti dispersi 12, schede bianche 332, nulle 40.