Appuntamento aperto a tutti, ma c'è rischio si trasformi in kermesse di espulsi e dissidenti. Nella città ducale atteso anche il sindaco Nogarin. Stando ai rumors di Montecitorio il primo cittadino ducale è a rischio espulsione. Casaleggio sul piede di guerra ma 'direttorio' tenta di riportare pace.
Non è un dissidente e non è a capo di alcuna corrente. Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, considerato un ribelle M5S, ama ripeterlo e puntualizzarlo. In questi giorni di terremoto, poi, è solito ribadirlo più del consueto. Ma la kermesse organizzata a Parma il prossimo 7 dicembre rischia di trasformarsi in una reunion di espulsi e dissidenti grillini. Malgrado la volontà del primo cittadino ducale. Le conferme arrivate finora rischiano infatti di mettere in imbarazzo il sindaco parmense. Innanzitutto perché a Parma arriverà Occupypalco, il gruppo di attivisti M5S che salì sul palco del Circo Massimo per chiedere ai vertici del Movimento più trasparenza. Quattro di loro vennero espulsi per direttissima. Ci sarà, inoltre, Massimo Artini, il deputato ormai ex grillino espulso dai vertici e poi fatto fuori con il voto dalla Rete . Insieme a lui a Parma il deputato 5S Marco Baldassarre, tra i parlamentari che giovedì scorso andarono a Bibbona da Grillo per un chiarimento. Finito nel peggiore dei modi.
A Parma arriverà poi Walter Rizzetto, altra spina nel fianco per Grillo e Casaleggio. Ci saranno anche Mara Mucci e Giulia Sarti, deputate che in più di un'occasione non hanno mancato di muovere critiche e dubbi. In forse la senatrice Elisa Bulgarelli. Mentre, salvo impegni istituzionali dell'ultimo minuto, dovrebbe esserci il sindaco di Livorno Filippo Nogarin, che su Fb proprio oggi puntualizza: "Non sono assolutamente 'dissidente' e tantomeno il mio nome è assolutamente in discussione". Da Parma ricordano che l'appuntamento di domenica è un Open day, aperto a tutti. In primis Grillo e Casaleggio. Si guarda inoltre ai membri del direttorio fresco di nomina. "Speriamo vengano - dice il capogruppo in Comune Marco Bosi - io ho contattato Di Maio, perché lo conosco, ci ha detto che ci avrebbe fatto sapere. Confidiamo nella sua presenza ma anche in quella degli altri quattro". Ma i cinque, al momento, tacciono sulla questione. Del resto non è mistero che l'incontro di Parma sia inviso sia a Grillo che a Casaleggio. Stando ai rumors di Montecitorio, potrebbe addirittura costare il 'cartellino rosso' a Pizzarotti. "Fosse per Casaleggio - rivela una fonte - sarebbe fuori da un pezzo, per me è difficile arrivi a Natale. Ma parte del direttorio sta cercando di placare gli animi e riportare pace. Dichiarare guerra al sindaco di Parma ora sarebbe un suicidio politico. Ma visto quanto accaduto in questi giorni, non si esclude nulla".
