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Quirinale: palazzo Giustiniani pronto a diventare il Colle 'supplente'/Adnkronos

13 gennaio 2015 | 14.18
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Da domani per Grasso vessillo presidenziale e corazzieri, coadiuvato dal Sg Donato Marra. Napolitano nello studio che fu di Scalfaro, non lontano dai 'suoi' senatori a vita

Palazzo Giustiniani (Foto da Wikipedia)
Palazzo Giustiniani (Foto da Wikipedia)

Palazzo Giustiniani si appresta a diventare il 'Quirinale-supplente' come edificio n.1 nella 'gerarchia' degli immobili istituzionali della Repubblica. Dal momento della formalizzazione delle dimissioni di Giorgio Napolitano da presidente della Repubblica, previste per domani, proprio lì, dietro a palazzo Madama, si trasferirà in pianta stabile Pietro Grasso. Da presidente del Senato vi ha attualmente la residenza, ma ora vi troverà lo studio e gli uffici 'ad hoc' della (in via provvisoria) massima autorità dello Stato, che qualcuno chiama 'reggenza', secondo un termine poco gradito ai giuristi più severi, nella fase che separa un'elezione del Capo dello Stato dall'altra.

Il cerimoniale prevede che per tutta la durata del periodo in cui palazzo Giustiniani sarà la sede del presidenza provvisoria, sulla facciata sventolerà il Vessillo presidenziale (voluto e disegnato all'epoca da Francesco Cossiga per i presidenti del Senato nello specifico esercizio di quel ruolo) mentre dei Corazzieri si dislocheranno all'ingresso e al piano dove Grasso svolgerà la sua funzione, essendosi a quel punto (provvisoriamente) 'spogliato' di quella di capo di palazzo Madama.

Il ruolo al Senato sarà ricoperto da Valeria Fedeli, non per anzianità ma per aver ottenuto più voti al momento dell'elezione come vice presidente del Senato, e per questo è la vicaria di Grasso, il quale, a sua volta, avrà a disposizione un ristretto staff di fiducia, ma sarà coadiuvato nelle funzioni provvisorie dagli uffici del Quirinale, a cominciare dal Segretario generale Donato Marra.

Nel frattempo, si è discretamente rafforzato il livello di sicurezza del Palazzo che, collocato tra palazzo Madama e il Pantheon, fu realizzato nella fine del Cinquecento da monsignor Francesco Vento poi ceduto alla genovese famiglia Giustiniani, è infine concesso al Senato nel 1926 da Benito Mussolini. Gli uffici al quarto piano destinati a Giorgio Napolitano come presidente emerito della Repubblica, sono gli stessi che ospitarono Oscar Luigi Scalfaro, misurano circa 120 metri quadrati, e si trovano vicini a quelli di Carlo Azeglio Ciampi.

Sullo stesso piano, dal lato opposto, dopo una serie di uffici riservati al personale del Senato, c'è lo studio dell'ex presidente di Palazzo Madama Renato Schifani. Non solo. Per Napolitano quello a palazzo Giustiniani è un ritorno, perché vi si trasferì da senatore a vita nominato il 23 settembre 2005 proprio da Ciampi. All'epoca, si insediò al primo piano, prima di essere eletto al Quirinale.

E quei locali successivamente passarono a Mario Monti, che poi si è spostato in un altro studio all'interno del palazzo (dove ha un ufficio anche Marcello Pera), lasciando i locali a Elena Cattaneo. Nello stesso edificio, non a portata di pianerottolo, ma a distanza di qualche rampa di scale, Napolitano si troverà con i senatori a vita da lui stesso nominati: oltre a Cattaneo e Monti, Renzo Piano (al quale è legato da stima e amicizia, come dimostrano varie visite svolte in passato) e Carlo Rubbia. Nell'edificio tardo-rinascimentale, inoltre, ha il suo studio anche il presidente della commissione Esteri del Senato ed ex presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini.

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