Il nuovo articolo 55 della Costituzione prevederà che il Parlamento continui ad articolarsi in Camera e Senato, ma i due organi avranno composizione diversa e funzioni in gran parte differenti
Via libera dalla Camera all'articolo 1 del ddl di riforma costituzionale, con 293 voti favorevoli e 134 contrari. Viene superato il bicameralismo paritario, per cui il nuovo articolo 55 della Costituzione prevederà che il Parlamento continui ad articolarsi in Camera e Senato, ma i due organi avranno composizione diversa e funzioni in gran parte differenti.
In particolare al Senato verrà attribuita la rappresentanza degli Enti territoriali nonché di raccordo tra lo Stato e gli altri enti costitutivi della Repubblica e tra questi ultimi e l’Unione europea. L'Assemblea di Palazzo Madama, inoltre, concorrerà, nei casi e secondo le modalità stabilite dalla Costituzione, alla funzione legislativa. Alla Camera, che “rappresenta la Nazione” e di cui non è modificata la composizione, spetterà la titolarità del rapporto di fiducia e della funzione di indirizzo politico, nonché il controllo dell’operato del governo.
Solo Pippo Civati nel Pd ha votato no all'articolo 1 del ddl. In Forza Italia invece si sono contati 13 voti in dissenso: Trifone Altieri, Michaela Biancofiore, Maurizio Bianconi, Sandro Biasotti, Daniele Capezzone, Gianfranco Chiarelli, Antonio Distaso, Alberto Giorgetti, Pietro Laffranco, Cosimo Latronico, Roberto Marti, Rocco Palese, Saverio Romano.