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Da Magalli al poliziotto-sindacalista, tante candidature 'impossibili' per il Colle

22 gennaio 2015 | 16.38
LETTURA: 3 minuti

Sondaggi in rete puntano su volti noti televisivi, come Magalli e Luca Sardella. Gettonati anche Rocco Siffredi e Gianni Morandi

Da Magalli al poliziotto-sindacalista, tante candidature 'impossibili' per il Colle

Giancarlo Magalli, Luca Sardella, Fulvio Abate con il suo 'Situazionismo e libertà' e ancora, Gianni Morandi, Rocco Siffredi e molti altri: la scelta del nuovo Presidente della Repubblica appassiona il popolo del web e non solo. Nei giorni in cui la politica è alla ricerca di un nome condiviso per eleggere il nuovo inquilino del Colle, si affolla la schiera di candidati che si propongono come eredi di Napolitano, a metà tra lo scherzo, la provocazione e l'invocazione al cambiamento. "Mi viene da sorridere, ma mi fa piacere che il nome fatto sia il mio", spiega all'Adnkronos Giancarlo Magalli, popolare conduttore televisivo e vincitore di un sondaggio web indetto sul sito del Fatto quotidiano. E parla di ''provocazione seria" Franco Maccari, poliziotto e leader del sindacato Coisp.

"Credo che la mia candidatura - aggiunge Magalli - incarni la voglia di cambiamento. Votare me è un modo per dire che non piacciono i nomi che circolano, che ci si oppone alle logiche della politica che dimostra, ancora una volta, di non avere il polso della situazione". Ma sul suo futuro nella politica il conduttore è scettico: "Mi aspettavo che qualcuno si facesse avanti per sfruttare la mia popolarità, ma, per fortuna, non è ancora successo". In ogni caso, avverte Magalli, " non mi interessa. E poi, una cosa è fare il Presidente, un'altra è fare uno dei tanti peones a Montecitorio".

Oltre allo storico conduttore, anche Luca Sardella, presentatore di programmi su agricoltura e ambiente, intercettato nei corridoi del Senato, si è scherzosamente dichiarato pronto a salire al Colle. E se Fulvio Abate, giornalista e scrittore, dal suo blog Teledurruti, si autocandida al Quirinale "in nome della salvaguardia dell’autonomia del pensiero artistico e intellettuale, attraverso la parola d’ordine: "basta fatti, soltanto immaginazione'", anche Franco Maccari, segretario del sindacato di polizia Coisp, avverte: "La mia è una provocazione seria. Anche se non mi voterà nessuno, mi candido al Colle perché c'è uno scollamento forte tra chi deve eleggere la più alta carica dello Stato e la popolazione che, invece, mi ha manifestato vicinanza. Serve un nome che vada controcorrente, che sappia incarnare la richiesta degli italiani al diritto alla sicurezza, alla certezza delle leggi e della pena".

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