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Renzi-Merkel, il premier: "Italia deve mettere il turbo" La cancelliera: "Avanti con le riforme"

23 gennaio 2015 | 09.18
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Il presidente del Consiglio avverte: "Guai a chi pensasse che possiamo scalare la marcia". Sul piano di investimento della Bce: "Importante ma non decisivo per cambiare l'Ue". La cancelliera: "Mi tranquillizza molto quello che viene fatto in Italia". L'incontro a Firenze, bacio sotto lo sguardo del David di Michelangelo nella Galleria dell'Accademia /VIDEO

Renzi-Merkel, il premier:

Dopo la serie di decisioni a livello europeo, dal piano di investimenti della Commissione europea fino al Qe della Bce, "l'Italia può e deve mettere il turbo sulle riforme. Dobbiamo fare ancora più veloce". Lo ha detto Matteo Renzi nel corso della conferenza congiunta con Angela Merkel alla Galleria dell'Accademia a Firenze sullo sfondo del David di Michelangelo. "Guai a chi pensasse che siccome c'è il Qe, la comunicazione sulla flessibilità, il piano Juncker, possiamo scalare marcia", ha sottolineato il premier.

"Le decisioni di ieri - ha osservato - sono un passo in avanti importante ma non decisivo. Guai a pensare che per sconfiggere stagnazione e deflazione possa bastare una sola misura. Non basta una sola misura per cambiare l'Europa".

Il "piano di investimenti" della Commissione europea, la flessibilità a livello europeo, il rapporto dollaro-euro e il Qe della Bce "sono argomenti molto, molto importanti accaduti nel giro dell'ultimo mese", ha continuato. "Con la Merkel non sempre abbiamo le stesse opinioni su queste cose, Angela e io veniamo da storie diverse, da partiti diversi. Ma queste cose sono il simbolo di un compromesso importante e significativo e i primi segnali che giudico come positivi", ha aggiunto il premier.

"Dobbiamo cambiare la narrativa europea, appassionare i cittadini con grandi messaggi e ideali che parlino a ognuno di noi", ha detto Renzi.

"Ha detto un grande scrittore russo: la bellezza salverà il mondo. Io non so se riusciremo a salvare il mondo, ma certamente un'idea di Europa sì", ha continuato il presidente del Consiglio. "Se saremo tutti insieme armati, non della fionda come il David, ma della cultura e della forza della bellezza riusciremo a fare molto per il mondo, per l'Europa", ha affermato ancora.

Poi, parlando del governo, Renzi ha assicurato: "Per tutto il 2015 non guarderò i sondaggi, andremo dritti all'obiettivo. Nell'arco di qualche settimana o mese la stragrande maggioranza delle riforme sarà completata".

Sorridendo ha poi aggiunto: "Ho scherzato con Angela Merkel, invitandola ad adottare per la Germania la stessa legge elettorale dell'Italia, perché dà un vincitore certo. Ma intanto andiamo avanti noi in Italia".

"Il prossimo vertice lo faremo a Palermo o a Verona, non lo abbiamo ancora deciso", ha infine annunciato il premier.

"Sono grato ad Angela Merkel che ha voluto svolgere questo vertice anche all'insegna della cultura e della bellezza. Abbiamo ammirato insieme la grandezza della cultura del patrimonio fiorentino", ha concluso Renzi.

La cancelliera, da parte sua, ha sottolineato: "Nessuna Banca centrale del mondo può sostituirsi alla politica, la politica deve assumersi le proprie responsabilità, ma mi tranquillizza molto quello che viene fatto in Italia, soprattutto per quanto riguarda l'occupazione". "Non ho dubbi - ha continuato - che quello che Renzi ha proposto venga attuato e anche con una velocità impressionante".

Il percorso di riforme avviato dal governo italiano "è molto ambizioso e importante", si tratta di "un percorso lungo, ma dovete andare avanti", ha detto Merkel, facendo "gli auguri all'Italia e al governo".

La cancelliera ha espresso parole rassicuranti sul futuro dei rapporti tra Atene e Bruxelles: ''Sono sicura che tranquillamente troveremo una soluzione''. ''Aspettiamo le elezioni - ha aggiunto alludendo al voto anticipato - la popolazione voterà in modo libero e indipendente e poi avvieremo un dialogo, un colloquio con il governo, poi parleremo di come continuare il percorso''. Il capo del governo tedesco ha ricordato che la Grecia ''ha avuto un percorso pieno di sacrifici'' e ha ''rispettato le basi degli accordi'' assunti. ''Solidarietà, quindi - ha concluso - dei Paesi dell'euro con la Grecia''.

Renzi e Merkel si sono salutati con un bacio portafortuna sotto lo sguardo del David di Michelangelo, prima di lasciare la Galleria dell'Accademia al termine del vertice bilaterale Italia-Germania.

Per la prima volta nella sua storia, la Galleria dell'Accademia ha ospitato un incontro tra due capi di governo. Per la conferenza stampa è stata scelta la sala al piano terreno, la cosiddetta Galleria dei Prigioni, che ospita le sei monumentali sculture di Michelangelo.

Prima dell'incontro, la cancelliera, che indossava un tailleur con pantaloni neri e giacca azzurro carta da zucchero, ha ricevuto all'hotel Savoy, dove alloggia, rappresentanti tedeschi del mondo dell'impresa che operano in Italia. Merkel ha salutato con un gesto della mano e un sorriso la folla dei curiosi che l'aspettava all'uscita dell'hotel.

Anche i turisti in città, di passaggio in piazza della Repubblica e in via Roma si sono fermati incuriositi dal vasto dispiegamento di forze dell'ordine che presidiano la zona.

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