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M5S: "Operazione Mattarella da commercianti più che da politici"

31 gennaio 2015 | 11.57
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Duro attacco di Roberto Fico: "Il patto del Nazareno non ha vacillato nemmeno per un secondo". Spadoni: "Le consultazioni sono state un bluff". E Di Maio: "Da Sel e minoranza Pd voti riconoscibili per contarsi"

Roberto Fico (foto Adnkronos/Cristiano Camera)
Roberto Fico (foto Adnkronos/Cristiano Camera)

L'elezione di Sergio Mattarella al Colle, semmai dovesse essere confermata nelle prossime ore, "è un'operazione che più da politici, nel senso alto del termine, è stata condotta da commercianti". E' durissimo il giudizio di Roberto Fico, membro del direttorio M5S.

"Penso che il Patto del Nazareno - aggiunge Fico - non ha mai vacillato nemmeno per un secondo e non credo possibile che in questa legislatura possa essere eletta una persona al di fuori delle logiche e degli equilibri che caratterizzano gli interessi di Renzi e Berlusconi".

Un pensiero condiviso anche dalla deputata stellata Maria Edera Spadoni: "Quest'oggi avremo un nuovo Presidente della Repubblica. Il suo nome sarà Sergio Mattarella. L'accordo c'è già stato. Le consultazioni sono state un bluff. Renzi aveva bisogno di dimostrare che ascoltava le opposizioni e bla bla bla. In verità avevano già deciso, in due", scrive su Facebook. "Noi abbiamo proposto un metodo diverso - prosegue - abbiamo aperto sui nomi proposti dalla minoranza Pd; abbiamo proposto noi parlamentari dei nomi; abbiamo fatto scegliere il candidato dai cittadini. Poche azioni, ma semplicemente rivoluzionarie. Che mal si conciliano coi sussurri tra le colonne del palazzo e i pizzini con nomi e numeri. Franchi tiratori. Colombe. Falchi. Fuoriusciti che si illudono di valere qualcosa e legittimano delle consultazioni farsa. Non ci appartengono".

Intanto il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio attacca Sel e minoranza Pd: "I partiti in Aula oggi conteranno i voti per evitare franchi tiratori, ma soprattutto per farli 'pesare' in futuro. Sembra che quelli di Sel scriveranno 'prof Sergio Mattarella' mentre la minoranza Pd 'Mattarella Sergio'", scrive su Facebook. "Sarebbe bastato - rimarca - che la presidente Boldrini si fosse rifiutata di leggere il nome sulle schede durante lo spoglio, leggendo solo il cognome. Così come le avevamo chiesto noi del Movimento 5 Stelle. Se la legalità non parte dal Parlamento, che speranze può avere questo Paese"?

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