Mattarella da Napolitano: "L'ho ringraziato per quanto ha fatto"

La telefonata a Carlo Azeglio Ciampi e la visita a Giorgio Napolitano. Prima, la messa alla basilica di Santi Apostoli e la passeggiata silenziosa, tra le ali dei cronisti, fino alla Corte costituzionale. E' la prima giornata da presidente della Repubblicata di Sergio Mattarella che martedì giurerà davanti al parlamento e si insedierà ufficialmente al Quirinale.

"Sono grato per tutto quello che hai fatto per il Paese. Tu puoi capire bene quali siano le mie preoccupazioni", ha detto il neo capo dello Stato al presidente emerito Ciampi, nel corso di una affettuosa telefonata. Nel pomeriggio, poi, Mattarella si è recato a casa del Presidente emerito Giorgio Napolitano, nel quartiere Monti. "Ho ringraziato il presidente Napolitano per quanto ha fatto in questi anni. Lui mi ha fatto gli auguri per il mio mandato", ha detto alle telecamere di Sky Tg24. Mattarella non ha risposto oltre ai giornalisti presenti, glissando con qualche sorriso e ribadendo: "Mi ha fatto gli auguri e l'ho ringraziato personalmente".

Mattarella in mattinata si è recato alla Basilica dei Santi Apostoli per seguire la messa, poi passeggiata a piedi fino alla Corte Costituzionale. Nel primo giorno da Presidente della Repubblica Sergio Mattarella non cambia di molto le sue abitudini. Alle 9,05 a bordo della sua Fiat Panda grigia ha lasciato la foresteria della Consulta in via XXIV maggio, dove abita ancora fino al suo insediamento al Quirinale previsto per martedì. Accompagnato da una macchina di scorta ha spiazzato però i giornalisti cambiando chiesa.

Se abitualmente infatti Mattarella andava a messa alla chiesa di Sant'Andrea delle Fratte, vicino al Nazareno, oggi ha scelto di recarsi alla più vicina chiesa dei Santi Apostoli. All'uscita, intorno alle 9,45, il presidente, accompagnato a piedi da una piccola scorta e da un codazzo di telecamere, ha deciso di raggiungere a piedi la sede della Corte Costituzionale. Nessuna dichiarazione ma solo qualche sorriso e un gesto di saluto a un passante che gli ha gridato 'viva il Presidente'.

Giunto alla Corte il presidente si è messo al lavoro: fra i primi atti attesi, dopo il giuramento dinanzi al Parlamento e l'insediamento formale al Quirinale martedì mattina, ci saranno le nomine dei consiglieri, lo staff di stretta e fiduciaria collaborazione.

L'attesa maggiore riguarda il collaboratore numero uno del Capo dello Stato, ossia il Segretario generale. La posizione attualmente occupata da Donato Marra, che con Giorgio Napolitano successe a Gaetano Gifuni e che non è detto non possa ambire ad una conferma, sembrerebbe al momento al centro di una partita tra l'ex Segretario generale della Camera, Ugo Zampetti, e Alessandro Pajno, presidente di sezione del Consiglio di Stato.

Sul fronte della comunicazione, sono anche in questo caso due i nomi più accreditati per il ruolo di portavoce: Gianfranco Astori, già deputato Dc ed ex sottosegretario, e il giornalista di 'Avvenire' Giovanni Grasso, autore, tra l'altro, di una recente biografia del fratello del Presidente, " Piersanti Mattarella, da solo contro la mafia". Sono due professionisti che però potrebbero condividere l'esperienza al Quirinale con profili diversi.

Altri consiglieri la cui nomina è particolarmente attesa, sono quello per gli affari militari, per le questioni economiche e il consigliere diplomatico. Non è da escludere che Mattarella possa pescare anche nello staff del suo predecessore, dove ci sono giuristi come Giancarlo Montedoro e Salvatore Sechi. Fra le opzioni 'giovani', circola il nome del funzionario poco più che cinquantenne Daniele Cabras.

"È stata una bella sorpresa". Così intanto fra Agnello, parroco della chiesa dei Santi Apostoli commenta la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla messa di questa mattina. "È venuto in punta di piedi a una delle messe meno frequentate - sottolinea all'Adnkronos- e questo credo dica molto di lui".

Il sacerdote durante la celebrazione successiva ha chiesto ai fedeli di pregare per il Presidente. "Noi lo sosteniamo con le nostre preghiere, è importante - aggiunge il sacerdote - in questo Paese c'è tanta gente onesta che è con lui. Gli auguriamo di risollevare un po' l'Italia, quella bella, pulita. Lui fa parte di quell'Italia che ci piace e viene da una famiglia che ha tanto sofferto e pagato, col sangue per il Paese".