Dal Capo dello Stato "silenzio inquietante", l'accusa del leader 5 stelle sul blog. Ma i grillini confidano nel Presidente. Fico: "Ha gli strumenti per valutare. Aspettiamo un segnale". Prossima settimana opposizioni al Quirinale.
Il caos alla Camera sulle riforme crea il primo incidente diplomatico tra Beppe Grillo e il nuovo inquilino del Colle, Sergio Mattarella. Il Presidente riceverà le minoranze, compresi i 5 Stelle, a partire da martedì prossimo. Ma al leader M5S non è piaciuto il silenzio del Quirinale in queste ore e non ne fa mistero. In barba al politically correct dei giorni seguiti all'elezione del Presidente, Grillo tuona dal blog e punta il dito contro "il silenzio di Mattarella di fronte allo scempio della Costituzione fatto da Renzie", un premier "mai eletto neppure in Parlamento che ieri notte si aggirava come un bullo in Parlamento a provocare le opposizioni. Questo silenzio è inquietante, forse peggio dei moniti di Napolitano", scrive Grillo. Ma i 5 Stelle, in conferenza stampa solitaria alla Camera mentre tutte le altre opposizioni fanno fronte comune e incontrano insieme i giornalisti, confidano sul buon senso del neo Capo dello Stato. "Mattarella ha tutti gli strumenti per vedere, valutare e comprendere la situazione", dice infatti Roberto Fico, tra i membri del direttorio voluto da Grillo e Casaleggio. Sulle riforme costituzionali "è tutta una questione di metodologia, che viene tradita. Mattarella è il garante di tutto questo, è il primo garante della Costituzione. E' chiaro che aspettiamo un segnale sul metodo".