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Quirinale: Grillo e Casaleggio tornano al Colle, frizioni su delegazione M5S

18 febbraio 2015 | 20.15
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Sibilia, i nomi non sono definitivi, siamo in contatto col Colle. I due capigruppo avevano dichiarato nelle ultime ore che sarebbero andati loro da Mattarella col leader 5 Stelle. Ma Quirinale prevede una 'squadra' composta al massimo da tre persone. E il cofondatore terrebbe molto a conoscere il neo Capo dello Stato.

Beppe Grillo e Luigi Di Maio FOTO RAVAGLI/INFOPHOTO - INFOPHOTO
Beppe Grillo e Luigi Di Maio FOTO RAVAGLI/INFOPHOTO - INFOPHOTO

Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio fanno ritorno al Quirinale per il primo incontro con il neo Presidente Sergio Mattarella. L'appuntamento è fissato per giovedì 26 febbraio, della delegazione fa parte anche il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio. Ma la composizione della 'squadra' che vedrà il Capo dello Stato crea qualche frizione nel Movimento. Tanto che Carlo Sibilia, membro del direttorio, allontanandosi dall'Aula per raggiungere la conferenza dei capigruppo dice all'Adnkronos: "Vediamo, siamo in contatto con il Colle, non è detto che la delegazione resti quella". "Se sarà possibile andare in quattro - chiarisce - allora Beppe e Gianroberto saranno accompagnati dai due capigruppo. La delegazione non è definitiva", aggiunge, nonostante i nomi di Grillo, Casaleggio e Di Maio siano scritti nero su bianco in una nota del M5S. "Io non ne sapevo nulla, ero in Aula a combattere sul milleproroghe. Se la delegazione resterà quella, sarà solo per esigenze numeriche", assicura Sibilia.

Il riferimento con ogni probabilità è alla richiesta del Quirinale, che avrebbe chiesto una delegazione composta al massimo da tre persone. Da qui la definizione della 'squadra'. Casaleggio, a quanto apprende l'Adnkronos, terrebbe molto a salire al Colle per fare conoscenza con il nuovo Presidente. La figura di Grillo, chiaramente, non è in discussione, mentre la scelta di Di Maio sarebbe legata al suo ruolo istituzionale, visto che, oltre ad essere membro del direttorio, il deputato campano è anche vicepresidente della Camera. Ma la comunicazione dei tre giovedì al Colle crea parecchi imbarazzi. Per il capogruppo Fabiana Dadone, che solo lunedì aveva dichiarato che al Quirinale sarebbero saliti lei, il collega del Senato Andrea Cioffi e Grillo, la notizia si trasforma in una doccia fredda. Anche Cioffi ieri sul Fatto Quotidiano aveva lasciato intendere che avrebbe fatto parte della squadra. Oggi la decisione "calata dall'alto. Perché queste cose qui voi giornalisti le apprendete prima di noi", si lascia sfuggire una deputata allontanandosi dall'Aula di Montecitorio. E a chi le fa notare che stavolta l'informazione 'viaggiava' su una nota del gruppo, "appunto - risponde piccata - prima la comunicazione, poi gli eletti".

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