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Bolzano: Biancofiore, legge elettorale 'stoppa' candidato più forte di Urzì

02 marzo 2015 | 16.59
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La deputata forzista ha in mente un nome "forte" e in grado di raccogliere un accordo "più ampio" di quello sull'attuale candidato Urzì ma non può scendere in campo a causa delle attuali norme. "Si tratta di una legge incostituzionale, mi rivolgerò alla Consulta e alla Corte europea dei diritti dell'uomo", dice all'Adnkronos

(Bolzano - Infophoto)
(Bolzano - Infophoto)

Un candidato "forte" e "dalla sorprendente caratura nazionale e internazionale" in grado di raccogliere per il centrodestra l'accordo di una coalizione più ampia rispetto a quella che sostiene l'attuale candidato Alessandro Urzì, ma che non può scendere in campo a causa di "una legge incostituzionale e anacronistica che vieta di candidarsi a Bolzano a chi non è residente da almeno quattro anni". E' quanto denuncia all'Adnkronos la deputata di Forza Italia Michaela Biancofiore, pronta a sollecitare la Consulta e la Corte europea dei diritti umani per arrivare alla cancellazione di questa norma.

"Fui io a proporre un anno fa la candidatura di Urzì e fu respinta dal mittente stesso che ora, non capisco perché, ha cambiato idea - spiega Biancofiore - Il problema è che Urzì ha l'appoggio solo di Forza Italia e della sua lista civica, una coalizione limitata che pare non raccolga l'accordo di Lega né di Fratelli d'Italia". Biancofiore non si sbottona sul nome che ha in mente e dal quale ha ottenuto disponibilità: "Ora è inutile rivelarlo. Chiedo che sia la Svp a farsi carico del problema: basterebbe un decreto del presidente della Regione per cancellare questa norma e a quel punto anche questa personalità potrebbe candidarsi".

Altrimenti, dice Biancofiore, "resta l'appoggio a Urzì. Avrà un'affermazione personale ma è evidente che la coalizione difficilmente vincerà le elezioni". Come candidato del centrodestra alle comunali di Bolzano sono stati fatti anche i nomi degli ex ministri Franco Frattini ed Enrico La Loggia: "Sarebbero candidature meravigliose ma non ha senso in questo momento fare nomi che non servono a nulla. Va prima risolto il problema della legge elettorale".

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