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Zaia candidato della Lega in Veneto, ultimatum a Tosi e Dozzo 'mediatore'

02 marzo 2015 | 17.34
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L'ex parlamentare del Carroccio: "Medierò e troveremo una soluzione". Il primo cittadino di Verona : "Di fatto è un commissariamento, non lascio ma decisione inaccettabile". Aut aut al sindaco 'ribelle' dal consiglio federale: "Scelga tra noi e la Fondazione". Unanimità per la candidatura dell'attuale governatore per le regionali. Lega e Casapound in piazza a Roma /Foto /Video 1, 2, 3, 4, 5, 6

Luca Zaia, Matteo Salvini e Roberto Maroni (Infophoto) - INFOPHOTO
Luca Zaia, Matteo Salvini e Roberto Maroni (Infophoto) - INFOPHOTO

Il consiglio federale della Lega Nord, riunito nella sede di via Bellerio, ha votato all'unanimità la candidatura dell'attuale governatore del Veneto, Luca Zaia, per le prossime elezioni regionali. Secondo quanto si apprende avrebbe votato a favore anche il sindaco di Verona Flavio Tosi dopo lo scontro con il segretario federale del Carroccio Matteo Salvini.

Il consiglio federale ha lanciato un ultimatum a Tosi: scelga tra la Fondazione 'Ricostruiamo il Paese' e la Lega Nord. Stando a quanto si apprende, l'organo esecutivo del Carroccio avrebbe dato al sindaco di Verona una settimana per decidere, appunto, tra la Fondazione e il Movimento, votando l'incompatibilità tra i due organismi.

Nessun commissariamento in vista per la Liga Veneta, secondo il capogruppo al Senatore della Lega Nord, Gianmarco Centinaio, che però annuncia un ruolo da mediatore per Gianpaolo Dozzo. "Nel momento in cui una fondazione si mette contro la Lega - ha detto - è normale che si debba poi scegliere. A questo punto ci sarà una settimana di tempo per gli iscritti a Lega e Fondazione per scegliere".

Giovedì, ha detto Centinaio, ci sarà il consiglio nazionale della Liga Veneta cui parteciperanno Luca Zaia e Flavio Tosi, ma non Salvini perché è una questione che riguarda i veneti. Tosi è tranquillo - ha aggiunto - e Dozzo aiuterà lo stesso Tosi e Zaia a trovare una soluzione ma non si tratta di alcun commissariamento".

Ma, intervenendo in diretta su Antenna 3, Tosi ha dichiarato: "Dozzo è di fatto un commissario più che un mediatore o un arbitro". "Non esco dalla Lega, mi prendo del tempo per ponderare. Non è che ci impiego le settimane. Sono stato lineare e coerente", ha continuato. "Devo decidere cosa fare in questi giorni, ci sta dentro di tutto", ha aggiunto. "L'unica cosa che posso dire è che il Consiglio federale di Milano per me, come segretario federale della Liga Veneta, è inaccettabile. Oggi ha vinto via Bellerio sulla Liga Veneta", ha concluso.

L'ex parlamentare leghista Dozzo, commentando la nomina a mediatore-commissario nel braccio di ferro tra Tosi e Salvini, ha scherzato: ''Mi danno sempre delle gatte da pelare? E' la mia condanna...''. ''Non è assolutamente un commissariamento della Liga veneta - ha assicurato Dozzo all'Adnkronos - Andrò lì come mediatore e commissario ad acta del movimento, sono convinto che Tosi non lascerà la Lega, conoscendolo da tantissimo tempo. Sono convinto che troveremo una soluzione in Veneto''.

Salvini al termine del consiglio federale ha detto: "E' stato un bel consiglio federale e per quanto riguarda il Veneto Zaia è stato ricandidato governatore all'unanimità".

"In Veneto decideranno i veneti con un Veneto, Dozzo, che ha la tessera del partito da più di vent'anni. Io con oggi ho finito il mio compito", ha chiarito il segretario federale della Lega. "Se Tosi non ritirerà la tessera della Fondazione 'Ricostruiamo la pace' é automaticamente fuori dalla Lega come prescrive il nostro statuto", ha poi sottolineato Salvini, dicendosi convinto che, tuttavia, "tutti faranno la scelta più saggia".

"Non ho in programma, nei prossimi giorni, alcun incontro con Berlusconi e Ncd ma siccome vogliamo costruire una alternativa a Renzi per quanto riguarda Forza Italia non c'è nessuna preclusione", ha detto il segretario federale della Lega Nord, spiegando che "seguiamo il dibattito interno ma una volta che si sarà concluso, vedremo il da farsi".

"Sulle alleanze - ha aggiunto Salvini - ho chiesto, e il consiglio mi ha dato il mandato, che l'ultima parola spetti a me. Lascio tranquillamente libertà di scelta ma si vota in cinque Regioni e devo garantire l'omogeneità".

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