Il presidente della Repubblica in visita ufficiale alle istituzioni dell'Unione europea. Sugli immigrati: "Problema drammatico che interpella tutta l'Ue". Il capo dello Stato ha incontrato anche l'alto rappresentante per gli Affari esteri Mogherini. Mattarella a Berlino: "Da Italia e Germania nuovo slancio all'integrazione Ue" /Video
"Ho trovato molto apprezzamento per quello che l'Italia sta facendo e molta fiducia nella sua posizione e nella sua condizione". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al termine della giornata di incontri con i vertici delle istituzioni dell'Unione europea, rispondendo a chi gli chiedeva della valutazione da parte dell'Ue sulle riforme e sull'operato del governo italiano.
La crisi libica è stata al centro di diversi colloqui. Per Mattarella, si tratta di un "punto nevralgico" per il tema dei profughi e il rischio di radicamento di gruppi terroristici. ''Con tutti ho convenuto che la comunità internazionale appoggi in tutti i modi gli sforzi del mediatore Leon perché in Libia si raggiunga un cessate il fuoco e un governo di unità nazionale", ha continuato il capo di Stato.
Prima tappa della giornata al Parlamento europeo di Bruxelles dove ad accoglierlo c'era il presidente Martin Schulz, che si è detto contento per la nomina al Quirinale di un europeista, un incoraggiamento anche al lavoro del Parlamento europeo. Schulz, secondo quanto riferiscono fonti del Quirinale, ha anche lodato il governo italiano per il coraggio e per le riforme avviate in tempi brevi. E ha riconosciuto che ''non è una cosa facile'' e che a volte la volontà riformista dell'Italia non viene riconosciuta a sufficienza neppure a Berlino. In questo senso, ha aggiunto, Renzi è una personalità in antitesi al pessimismo e alla stagnazione. ''Il Parlamento europeo è cresciuto per compiti e importanza, ma deve crescere ulteriormente per riconquistare la fiducia dei cittadini europei'', ha detto dal canto suo Mattarella che, dopo il colloquio con Schulz, ha incontrato i 73 europarlamentari italiani. E dopo un saluto dei due vicepresidenti dell'Europarlamento, Antonio Tajani e David Sassoli, Mattarella ha rivolto un breve discorso agli eurodeputati spiegando che bisogna trovare il modo per "far subentrare la crescita alla crisi".
Mattarella e Schulz si sono confrontati anche su Grecia, profughi e Libia. L'uscita della Grecia dall'eurozona è ''un'ipotesi da non prendere nemmeno in considerazione'', ha detto Mattarella. Per il presidente della Repubblica sarebbe un ''paradosso'' che uno dei più grandi risultati dell'integrazione europea venga visto come un ostacolo e non come un punto di forza. Anche per Schulz l'uscita di Atene dall'eurozona aggraverebbe i problemi di tutta l'Europa.
Capitolo immigrazione. Il problema dei profughi che attraversano il Mediterraneo è ''drammatico e interpella tutta l'Unione europea'', ha detto ancora il capo dello Stato. Dal canto suo il presidente dell'Europarlamento, secondo quanto spiegano fonti del Quirinale, ha ringraziato l'Italia per lo sforzo compiuto dalla Marina militare per salvare vite umane, uno sforzo senza precedenti che fa dell'Italia ''una grande democrazia umanitaria''.
Mattarella ha poi incontrato l'alto rappresentante Ue per gli Affari esteri Federica Mogherini con la quale ha discusso delle crisi in Libia, Ucraina, Siria e Iraq, della situazione in Medio Oriente e del caso dei due marò concordando, infine, sull'esigenza di rafforzare la politica estera comune dell'Ue. Quindi, come da programma, l'incontro con il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk. A seguire quello con il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker.
