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Mattarella ai giovani magistrati: "Valutare effetti concreti della nuova responsabilità civile"

09 marzo 2015 | 19.00
LETTURA: 3 minuti

Il capo dello Stato si rivolge ai magistrati ordinari in tirocinio. Poi monito sulla "corruzione che va combattuta per costruire la democrazia". Guarda il video

Il capo dello Stato, Sergio Mattarella
Il capo dello Stato, Sergio Mattarella

"Le recenti modifiche alla legge Vassalli hanno mantenuto il principio della responsabilità indiretta del magistrato e collegato la più stringente disciplina della rivalsa statuale alla riferibilità a condotte soggettivamente qualificate in termini di dolo o negligenza inescusabile. Ovviamente -come ha precisato lo stesso ministro della Giustizia- andranno attentamente valutati gli effetti concreti dell'applicazione della nuova legge". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nell'incontro al Quirinale con i magistrati ordinari in tirocinio, con riferimento alla recente legge sulla responsabilità civile dei magistrati. Guarda il video

Mattarella ha però voluto esortare i giovani magistrati a "seguire il 'modello' di magistrato ispirato all'attuazione dei valori etici ordinamentali" elemento che "vi aiuterà ad affrontare con serenità i compiti che vi aspettano e a non lasciarvi condizionare dal timore di subire le conseguenze di eventuali azioni di responsabilità, nella consapevolezza di essere soggetti, nell'applicazione delle vostre funzioni, unicamente alla legge".

Il Capo dello Stato ha voluto comunque sottolineare che "il Consiglio superiore della magistratura è organo di garanzia dell'autonomia e dell'indipendenza della funzione giudiziaria che andrete a ricoprire. Di questi valori costituzionali decisivi per la democrazia -ha garantito Mattarella- sarò sempre attento 'custode' nella duplice veste di presidente della Repubblica e di presidente del Consiglio superiore della magistratura".

Ruolo magistrati - Il principio fondamentale recepito dalla nostra Costituzione è quello della autonomia ed indipendenza della magistratura, condizione essenziale ed irrinunciabile per un ordinamento autenticamente democratico", ha poi detto in un passaggio del discorso rMattarella agli oltre 340 giovani magistrati ordinari in tirocinio ricevuti al Quirinale. "Tale garanzia, da tutelare pienamente, esige -ha sottolineato Mattarella- che ogni magistrato nell'esercizio delle sue funzioni, siano esse giudicanti o requirenti, osservi scrupolosamente i doveri indicati dall'articolo 1 del decreto legislativo numero 109 del 2006: imparzialità, correttezza, diligenza, laboriosità, riserbo, equilibrio, rispetto della dignità della persona. Consentitemi -ha affermato il Capo dello Stato- di sottolineare in particolare quest'ultimo, elemento essenziale della cittadinanza".

Monito sulla corruzione: "Il rapporto tra giustizia e sviluppo, tra equità e finanza pubblica, in una parola il contributo alla continua costruzione dell'edificio della democrazia, passa anche di qui, con un particolare impegno diretto alla lotta alla corruzione". Per Mattarella "non sarà mai abbastanza sottolineata -ha aggiunto Mattarella- l'alterazione grave che deriva alla vita pubblica, al sistema delle imprese, al soddisfacimento dei bisogni della comunità, dal dirottamento fraudolento di risorse verso il mondo parallelo della corruzione".

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