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Monito di Mattarella: "Magistrati in prima linea, basta con il discredito"

09 aprile 2015 | 20.27
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Il capo dello Stato interviene al Plenum straordinario del Csm: "Inquirenti faranno piena luce sulla dinamica dell'accaduto". Poi aggiunge: "Alle insidie criminali il nostro Stato risponde con fermezza sempre nel pieno rispetto della Costituzione". Legnini: "Garantire sicurezza ai magistrati"

Sergio Mattarella all'Assemblea plenaria straordinaria del C.S.M (Foto di Antonio Di Gennaro - Ufficio Stampa della Presidenza della Repubblica)
Sergio Mattarella all'Assemblea plenaria straordinaria del C.S.M (Foto di Antonio Di Gennaro - Ufficio Stampa della Presidenza della Repubblica)

"I magistrati, come i responsabili di altre funzioni, sono sempre in prima linea: e ciò li rende particolarmente esposti. Anche per questo va respinta con chiarezza ogni forma, anche strisciante di discredito nei loro confronti". Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, lo ha detto intervenendo al plenum straordinario del Csm convocato dopo quanto accaduto questa mattina al Tribunale di Milano. /Foto

"Attraversiamo tempi caratterizzati da grandi difficoltà - ha aggiunto Mattarella -. Alle minacce della criminalità e della mafia si sono unite quelle del terrorismo internazionale. La crisi economica, che si protrae da anni, ha fatto aumentare le tensioni sociali". "Alle insidie criminali il nostro Stato risponde con fermezza - ha detto il Presidente italiano - sempre nel pieno rispetto delle garanzie costituzionali e dei diritti dell'uomo".

L'intervento del capo dello Stato - video sito Quirinale

"Fernando Ciampi, giudice probo, rigoroso e intransigente" è "un altro magistrato, l'ennesimo, caduto nell'esercizio delle sue funzioni", ha detto ancora Mattarella. Il capo dello Stato ha poi espresso solidarietà ai feriti e ai familiari delle altre vittime, Lorenzo Claris Attiani e Giorgio Erba sottolineando il dolore "tanto più lacerante in quanto gli assassinii si sono verificati in un luogo dedicato al rispetto della legge e all'affermazione della giustizia".

Gli inquirenti che indagano sui gravi fatti di oggi faranno piena luce sulla dinamica dell'accaduto, accertando eventuali falle nel sistema di sicurezza e rispettive responsabilità. Spetterà, poi, ai vertici degli uffici giudiziari di Milano e al ministero della Giustizia prendere i dovuti provvedimenti, perchè simili fatti non possano ripetersi. Ai servitori dello Stato -come a tutti- va assicurato il massimo possibile di sicurezza", ha concluso Mattarella.

Legnini - "Questo è il giorno del dolore, e non delle polemiche su come sia potuto accadere un fatto di tale gravità, che ha consentito a una persona armata di fare ingresso nel palazzo di giustizia e colpire mortalmente". Ad aprire i lavori del Plenum era stato il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini. "Troppo spesso la giustizia italiana viene posta sotto i riflettori per le disfunzioni e per le polemiche su questa o quella decisione" ma "poca attenzione viene riservata all'enorme lavoro quotidiano dei magistrati italiani, che assolvono alle proprie funzioni in condizioni difficili con sacrificio e dedizione", ha detto Legnini. Per il numero due del Csm "bisogna affermare con forza sin d'ora che i magistrati italiani, l'avvocatura, il personale e tutti i fruitori del servizio giustizia hanno diritto a operare in condizioni di assoluta sicurezza". Il Consiglio, ha concluso Legnini, "è pronto ad assicurare fin da subito la sua collaborazione per realizzare una revisione complessiva del sistema di sicurezza".

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