**Riforme: Renzi, niente scambi non si torna indietro**

Sulle riforme non si torna indietro. Matteo Renzi lo sottolinea ancora una volta spiegando, in particolare, che sulle riforme costituzionali si procederà con un confronto di merito ma senza nessuno scambio o concessione. La precisazione del premier arriva dopo che un suo colloquio con 'Repubblica' stamattina aveva lasciato intendere l'intenzione di aprire sulle riforme andando incontro ad alcune istanze della minoranza del Pd.

"Cambiare la riforma costituzionale? Tornare al Senato elettivo? Per me si può fare", sono le parole del Renzi pubblicate sul quotidiano in cui si spiega ancora: "Guardate che io ero d’accordo sul Senato elettivo. Fu Errani, ossia un uomo di Pierluigi, a dire no. Dopo di che per me si può cambiare. A me va benissimo. Non credo sia un punto fondamentale. L’importante è che si abbandoni il bicameralismo paritario".

Subito erano arrivate le repliche della minoranza del Pd, come quella di Pippo Civati ("no allo scambio, se mai ridiscutiamo tutto quanto"). A stretto giro, però, la precisazione del premier con fonti di palazzo Chigi pronte a chiarire il pensiero di Renzi: sulle riforme non si torna indietro, la legge elettorale va approvata come è uscita dal Senato e nessuno può bloccare le riforme. Ricordando che il Pd ha ribadito la linea dalle primarie ai gruppi parlamentari anche votando, le stesse fonti sottolineano che parlare di "offerta ai ribelli" sulla carta costituzionale è fuori dalla realtà. Renzi, invece, ha ribadito la propria disponibilità a un confronto nel merito.