Il Cav torna in campo e incita i deputati azzurri: "Noi siamo ancora qui, saremo il partito dei moderati". Ma restano le divisioni interne, i 'fittiani' disertano l'incontro e denunciano: "E' inutile riunire i gruppi se poi si fanno nomine e commissariamenti senza un confronto democratico interno".
Noi siamo ancora qui e faremo il partito repubblicano sul modello americano: il partito dei moderati. Silvio Berlusconi torna a riunire i suoi deputati dopo mesi di silenzio. Per il ritorno in campo ufficiale da 'riabilitato' dopo l'estinzione della pena per la condanna Mediaset, il Cav carica i presenti, li rassicura sul futuro di Forza Italia e va all'attacco del Nazareno, in particolare della legge elettorale voluta da Matteo Renzi.
La riunione è disertata dai 'fittiani', che considerano ''inutile l'incontro, visto che Fi fa nomine e decide commissariamenti senza un confronto interno'', e manca anche qualche 'verdiniano', ma l'ex premier tira dritto e non risparmia il governo: ''Ha fallito su tutto: sull'economia, sulla politica estera, sulla disoccupazione, sull'immigrazione. Avevamo ragione noi su tutto, sulla Libia, sull'immigrazione e sulla Russia".
Non possiamo permettere a Renzi di prendersi il potere totale con il 30% dei voti, grazie a una legge che, di fatto, con lo sbarramento al 3%, annulla e polverizza l'opposizione, avrebbe tuonato il leader azzurro, ricordando che il suo partito aveva proposto l'elezione diretta, in modo che chi vince ha la legittimazione del popolo, favorendo il bipartitismo. Siamo un Paese a democrazia sospesa, torna ad avvertire Berlusconi davanti ai deputati riuniti nella sala Lucio Colletti. Poi rivendica con orgoglio che Forza Italia rilancia, perchè sarà il partito dei moderati, come quello repubblicano made in Usa. Renzi è malato di bulimia di potere. Lo avrebbe detto Silvio Berlusconi, incontrando i deputati di Fi, secondo quanto riporta su Twitter l'esponente azzurro Renato Farina, presente alla riunione.