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Tafferugli e contestazioni per Renzi a Bologna: ''Fischi non mi spaventano, cambieremo l'Italia''

03 maggio 2015 | 11.54
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Da Venezia a Bologna, domenica di tour elettorale per Renzi in vista delle Regionali e del rush finale dell'Italicum lunedì alla Camera: ''Possono mandarmi a casa ma non fermarmi ''. A Bologna centri sociali e Cobas della scuola contro il premier. All'inaugurazione di 'Aquae Venezia 2015' ringrazia il Professore (VIDEO): ''Italia è più forte di chi dice solo e sempre no''.

Renzi a Bologna (twitter/Bonifazi)
Renzi a Bologna (twitter/Bonifazi)

"Possono mandarci a casa, ma non fermarci". Il presidente del Consiglio Matteo Renzi torna all'attacco sulle riforme in discussione in Parlamento, in vista del rush finale sull'Italicum in programma lunedì alla Camera, dopo la fiducia e lo strappo dei 38 dem. ‎"Noi a Roma continueremo nel bene o nel male - ha assicurato - Non sono qui per stare 20 anni, ma sono qui per cambiare l'Italia".

Venezia, Modena e Bologna. Domenica di tour elettorale per Renzi, all'indomani della chiusura ufficiale delle liste per le prossime Regionali. Ma anche l'inaugurazione di 'Aquae Venezia 2015', evento di Expo e la visita alla casa-museo di Luciano Pavarotti. ''L'Italia è più forte di chi dice solo e sempre no'', ha twittato in mattinata.

BASTA CON QUELLI DE 'NON CE LA FARETE MAI' - "Sulle riforme e sui problemi del paese non è il momento di continuare a parlare come si è fatto in questi anni ma di scegliere e tirarsi su le maniche", ha sottolineato il premier da Mestre dove è arrivato per sostenere Felice Casson a sindaco di Venezia e Alessandra Moretti a presidente del Veneto. "Sono giorni in cui torna l'atroce costante derby tra chi dice 'non ce la farete mai', quelli che dicono 'ci sono un sacco di problemi'" e chi invece ‎"vuole tirarsi su le maniche", ha sottolineato Renzi, secondo cui "i problemi ci sono, altrimenti non faremo tutte le riforme che stiamo cercando di fare".

DIVISI TRA CHI PENSA PAESE FINITO E CHI INFINITO - "In Italia siamo divisi fra chi pensa che questo sia un paese finito e chi pensa che sia infinito che riesce a stupirci e a sorprenderci", ha detto all'inaugurazione di "Aquae Venezia 2015" collaterale di Expo. "Se ci mettessimo tutti assieme a fare l'elenco delle occasioni perdute faremo un catalogo di sconfitte pazzesche. Eppure questa è la grandezza dell'Italia, siamo sempre nelle condizioni di rimetterci in gioco e ripartire. ‎Abbiamo qualche occasione perduta dietro di noi ma anche tante possibilità".

RENZI RINGRAZIA PRODI: SUA IMPORTANZA NON SOLO PER EXPO - All'inaugurazione di 'Acquae Venezia 2015', anche Romano Prodi. Renzi ha colto l'occasione per ringraziare l'ex premier dopo le polemiche per il mancato ringraziamento al Professore nel discorso di apertura dell'Expo. "Voglio dire che non ci sono polemiche, nessuno di noi non soltanto non nega a Romano Prodi in primis, al governo di Romano Prodi l'importanza straordinaria che ha avuto mica solo per Expo ma anche per Expo, e che certe polemiche sono incomprensibili ma è bene avere l'occasione per chiarirle se serve".

A BOLOGNA TAFFERUGLI E CONTESTAZIONI CONTRO RENZI - Chiusura di giornata a Bologna con contestazioni dei Cobas della scuola e tafferugli dei centri sociali fuori dalla festa dell'Unità. 'Renzi carogna, fuori da Bologna' è quanto gli urlano. ''Non mi faccio spaventare da qualche fischio. Abbiamo il compito di cambiare l'Italia e lo porteremo avanti fino in fondo. Non ci fermeremo a 100 metri dal traguardo. Abbiamo la volontà di cambiare l'Italia e la cambieremo, non molleremo, come si dice qui terremo botta'', ha replicato Renzi dal palco.

'CON DDL SCUOLA ENTRANO 100MILA INSEGNANTI' - 'Dall'Italicum alla scuola. ''Non è prendendo un fischietto in bocca e urlando che si migliora la scuola, molte cose in quel disegno di legge vanno cambiate e le cambieremo, ma non consentiremo a nessuno di negare la realtà: se la 'buona scuola' passa 100mila insegnanti entrano nella scuola, se non passa continuerete a fischiare senza incidere sull'educazione dei nostri figli. Non lasceremo la scuola soltanto in mano a chi urla". Per poi concludere. ''Il nostro Pd più che mai ha il compito di restituire speranza all'Italia. Tenere botta è un imperativo e noi terremo botta''.

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