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Campania: Federico Conte, Udc con De Luca? Sarebbe strano il contrario

04 maggio 2015 | 16.16
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Il figlio dell'ex ministro candidato nelle liste del Pd a Salerno alle elezioni del 31 maggio all'AdnKronos: "Non vedo perché ci si sorprende". E sulle presenze 'scomode' nelle liste civiche a sostegno del candidato governatore del centrosinistra aggiunge: fascisti in lista? "Il civismo è un'esperienza politica che si presta sempre a contaminazione"

Campania: Federico Conte, Udc con De Luca? Sarebbe strano il contrario

"La storia delle alleanze con il centro è una storia di polemiche da sempre, eppure l'Udc è alleato del Pd al governo nazionale del Paese, non vedo perché ci si sorprende se in Campania appoggia De Luca, mi sarei sorpreso del contrario". Così Federico Conte, candidato nelle liste del Pd a Salerno alle prossime elezioni regionali, commenta all'AdnKronos l'alleanza dell'Udc di De Mita con il candidato del centrosinistra Vincenzo De Luca.

Conte, figlio dell'ex ministro Carmelo, a lungo punto di riferimento per i militanti socialisti della provincia di Salerno, spiega di aver accettato la candidatura "per dare corso a un progetto politico di impegno e per imprimere un cambiamento alle sorti della Regione Campania, la seconda regione d'Italia che vive però un momento di grandissima difficoltà socio-economica". "Un progetto - aggiunge - di lungo corso che può trovare in seno al consiglio regione lo sviluppo di una nuova visione della regione, che sarà affidata a De Luca, che ha dimostrato le sue capacita dirigenziali e di uomo del fare nell'esperienza salernitana, un'esperienza di eccellenza in Italia".

Quanto alle polemiche sulla candidatura di De Luca e le conseguenze della legge Severino, Conte, che è avvocato penalista, si dice "assolutamente garantista".

"Si tratta di una condanna di primo grado per un reato 'fisiopatologico' per un amministratore locale e che secondo i principali giuristi italiani è stato introdotto nella lista dei reati sanzionati dalla legge Severino per un eccesso di delega - prosegue Conte - Nell'iniziale intenzione del legislatore questo reato non figurava tra quelli per cui era prevista la sospensione. Inoltre nel caso specifico di De Luca sulla carica di governatore io credo che l'applicazione della norma sia molto dubbia: la Severino riguarda le cariche che si rivestono al momento della condanna non quelle alle quali ci si candida: un difetto di coordinamento nella legge - conclude - che verrà fuori. Non credo che possa rappresentare un problema".

E sulla presenza nelle liste civiche di esponenti lontani dall'esperienza del Pd, come Carlo Aveta, ex capogruppo de 'La Destra' nel consiglio regionale uscente della Campania, Conte commenta: "Il civismo è un'esperienza politica che si presta sempre a contaminazione. E' difficile tenere sotto controllo i fenomeni civici. Io sono candidato nella lista del Pd e mi muovo nel perimetro dell'orizzonte del mio partito".

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