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Ue: Renzi, in un anno molto è cambiato, non più solo austerità

08 maggio 2015 | 14.03
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Il premier nel suo intervento a 'State of the Union' a Firenze. "In un anno molto è cambiato". E difende l'Italiacum: "Mette fine a unicum di 63 governi"

Il premier Matteo Renzi (Infophoto) - INFOPHOTO
Il premier Matteo Renzi (Infophoto) - INFOPHOTO

"Molto è stato fatto nell'ultimo anno" in Europa e "anche in Italia l'approccio nei confronti dell'euro e dell'Europa è cambiato: un anno fa dicevamo, discutiamo di più di crescita anziché di austerithy. Molto è cambiato". Lo ha detto il premier Matteo Renzi nel suo intervento a State of the Union a Firenze.

L'Europa è come "uno studente bravo che non si applica" ha aggiunto Renzi ricordando che "oggi l'Europa è il continente che cresce meno di tutti". Per il premier, "non possiamo permetterci nostalgie né rincorrere solo le emergenze: quella finanziaria, l'immigrazione, l'Ucraina, l'ebola. Diamo l'impressione di essere un continente che gestisce le emergenze ma che non ha strategia".

"L'Italia, non più malata d'Europa, deve prendere per mano le istituzioni europee e fare quello che ha sempre fatto, un di più di cultura, talento, design e fantasia" ha spiegato Renzi. "Questo è il compito dell'Italia nel mondo e in Europa. Se l'Italia considera l'Europa solo il luogo della burocrazia dove combattere su norme e direttive perdiamo".

Secondo Renzi "abbiamo tutte le condizioni per rimettere in moto il treno della speranza ma dobbiamo fare un passo in avanti tutti, fare in modo che il progetto europeo sia animato da una solidità accademica e culturale".

Parlando poi delle questioni più interne, il premier ha detto che dopo anni in cui non sono state fatte le riforme, "quella pagina l'Italia l'ha chiusa e ha iniziato a fare quello che aveva promesso non all'Europa ma a sé stessa e ai propri figli, perché le politiche di bilancio si fanno per guardare negli occhi i propri figli con rispetto e credibilità".

Il premier ha poi difeso la legge elettorale, sostenendo che l'Italicum "garantisce stabilità a un Paese che ha avuto 63 governi in 70 anni, un unicum nel nostro continente". "I problemi in Italia - ha quindi concluso Renzi - sono nati dall'incapacità dei politici italiani di affrontare problemi e sfide: se avessimo fatto quello che dovevamo fare quando l'hanno fatto gli alti Paesi europei l'economia sarebbe più forte".

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