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**Gay: Mattarella, no a ogni forma di discriminazione**

17 maggio 2015 | 11.08
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Il messaggio del Presidente in occasione della Giornata istituita dal Parlamento Ue: "Sostegno a chi si è battuto e continua a farlo". 17 maggio 1990, 25 anni fa l'Oms cancellò l'omosessualità dalla lista delle malattie mentali

Sergio Mattarella (Foto AdnKronos) - AdnKronos
Sergio Mattarella (Foto AdnKronos) - AdnKronos

No ad ogni forma di discriminazione e sostegno piano a tutti coloro che "in questi anni si sono battuti e continuano a battersi" contro di esse. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio in occasione della nona Giornata internazionale contro l’omofobia, istituita per iniziativa del Parlamento Ue. "Il principio di uguaglianza, sancito dalla nostra Costituzione e affermato nella Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione europea, non è soltanto un asse portante del nostro ordinamento e della nostra civiltà. Esso costituisce un impegno incessante per le istituzioni e per ciascuno di noi. Rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della personalità umana è una responsabilità primaria, dalla quale discende la qualità del vivere civile e della stessa democrazia - rimarca il Capo dello Stato - Le discriminazioni, le violenze morali e fisiche, non sono solo una grave ferita ai singoli ma offendono la libertà di tutti, insidiano la coesione sociale, limitano la crescita civile''.

''Dobbiamo promuovere il rispetto delle differenze laddove invece la diversità scatena reazioni intolleranti. E dobbiamo parlarne con i giovani, perché purtroppo continuano a registrarsi atti di bullismo contro ragazze e ragazzi, che talvolta spingono alla disperazione. Si tratta di espressioni di disumanità insopportabili che vanno contrastate con un’azione educativa ispirata alla bellezza di una società aperta, solidale e ricca di valori".

"Contro l’inciviltà delle discriminazioni e delle violenze molta strada è stata fatta, eppure - riconosce il Presidente - il cammino è ancora lungo. E’ il cammino di una libertà come pieno sviluppo dei diritti civili, nella sfera sociale come in quella economica, nelle sfera personale come in quella affettiva. Libertà anche come responsabilità. E’ compito della società nel suo insieme - sottolinea Mattarella - abbattere i pregiudizi dell’intolleranza. E costruire al loro posto una cultura che assuma l’inclusione come obiettivo sociale, che applichi il principio di eguaglianza alle minoranze, che contrasti l’omofobia e la transfobia, perché la piena affermazione di ogni persona è una ricchezza inestimabile per l’intera comunità".

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