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Centrodestra: scouting Fitto in Parlamento, corteggiati 10 deputati

19 maggio 2015 | 17.05
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Il leader dei ricostruttori parte da 15 alla Camera e 18 al Senato. Cerca new entry per costituire i gruppi parlamentari autonomi dopo le regionali. Sarebbero stati contattati anche ex di An, Sc e M5s.

Raffaele Fitto
Raffaele Fitto

Per ora 'Conservatori e riformisti' è solo un'associazione, ma dopo le regionali è destinata a trasformarsi in gruppi autonomi in Parlamento. Oggi Raffaele Fitto fa un altro passo ufficiale dopo l'addio a Forza Italia e continua a contare le truppe in Parlamento in vista del grande passo. L'ossatura del nuovo movimento politico che farà capo all'ex ministro, assicurano nell'entourage dell'eurodeputato azzurro, parte dai 29 firmatari (30 con lo stesso Fitto) della lettera pubblicata sul 'Telegraph' il 26 aprile scorso a sostegno di David Cameron.

Pallottoliere alla mano, dunque, i deputati certi sarebbero 15: i 7 pugliesi (tranne Francesco Sisto e Elvira Savino) Rocco Palese, Roberto Marti, Nuccio Altieri, Antonio Di Staso, Gianfranco Chiarelli, Benedetto Fucci, Nicola Ciraci'; la campana Giuseppina Castiello; il lucano Basilio Catanoso; Guglielmo Picchi; gli ex aennini, Pietro Laffranco e Maurizio Bianconi; il siciliano Saverio Romano; il calabrese Pino Galati; il presidente della Bilancio di Montecitorio, Daniele Capezzone.

In questi giorni i 'ricostruttori' sono al lavoro per convincere altri deputati a lasciare il Cav: i corteggiati sarebbero una decina. Tra questi: Vincenzo Piso, ex di Alleanza nazionale ora con Ncd; l'ex Fdi, Massimo Corsaro; gli azzurri Alberto Giorgetti e Fabrizio Di Stefano. Sarebbero stati contattati anche due ex grillini, i deputati 'tosiani' e Pierpaolo Vargiu di Scelta civica e continuano le voci di un possibile soccorso degli uomini di Denis Verdini, che gode di un rapporto di amicizia con il leader dei ricostruttori.

(Adnkronos) - Ogni settimana, riferiscono, Fitto avrebbe un colloquio diretto con Denis Verdini e non è escluso che ci sia stato o ci sarà un faccia a faccia in settimana. Mentre a Montecitorio, allo stato, Fitto non avrebbe i 'numeri', salvo l'arrivo di rinforzi da parte di altre forze politiche, soprattutto gruppo misto e centrista (da qui il rinvio dello strappo con Berlusconi a dopo il voto di primavera), a palazzo Madama, invece, non ci dovrebbero essere problemi per formare il gruppo già sulla base della scissione da Forza Italia.

Al Senato si parla di circa 16-18 'fittiani', secondo i calcoli dell'entourage dell'ex ministro. Anche qui il 'nocciolo duro' è formato dai sei 'pugliesi': Luigi Perrone, Luigi D'Ambrosio Lettieri, Francesco Bruni, Lucio Tarquinio; Pietro Liuzzi, Vittorio Zizza. Nell'operazione potrebbero rientrare anche i popolari per l'Italia di Mario Mauro. Tito Di Maggio ieri, annunciando il suo interesse per l'iniziativa di Fitto, non ha escluso allargamenti. Tra i 'ricostruttori' anche la veneta Cinzia Bonfrisco, i campani Ciro Falanga, Eva Longo e Antonio Milo. E ancora: Giuseppe Ruvolo, Luigi Perrone, Francesco Bruni e Lionello Marco Pagnoncelli, ex coordinatore provinciale bergamasco di Fi e membro del partito fin dalla fondazione nel 1994.

La partita, insomma, è tutta ancora aperta, e la 'campagna acquisti' dei 'ricostruttori' è destinata a continuare fino ai primi di giugno, quando si saprà l'esito delle regionali.

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