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Giugliano: Poziello al ballottaggio, resto militante Pd, i dem mi votino

03 giugno 2015 | 16.34
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Il candidato sindaco dopo aver vinto le primarie era stato sostituito dal partito in seguito al rinvio a giudizio per fatti del 2008 quando era dirigente regionale

Giugliano: Poziello al ballottaggio, resto militante Pd, i dem mi votino

Dopo aver vinto le primarie era arrivato il rinvio a giudizio e il Pd ne aveva sostituito la candidatura. Ma lui alle elezioni si è presentato lo stesso, con il sostegno di Psi, Ncd, Verdi e altre liste, e ora corre per il ballottaggio a Giugliano, 120mila abitanti per il comune non capoluogo di provincia più popoloso d'Italia. Oggi Antonio Poziello, che continua a definirsi "militante del Pd", rivolge un invito al "suo partito" e agli elettori democratici. "Guardo con attenzione al Pd e all'elettorato del mio partito e invito al voto il Pd e il centrosinistra", dice all'Adnkronos Poziello, in corsa per il ballottaggio dove sfiderà il candidato di Forza Italia Luigi Guarino.

A marzo scorso Poziello aveva vinto le primarie del Pd, ma il 14 aprile è stato rinviato a giudizio nell'ambito di un'inchiesta su alcuni corsi di formazione nel 2008, quando Poziello era dirigente della Regione Campania. Alla luce delle sue vicende giudiziarie la segreteria provinciale del Pd aveva deciso per il commissariamento del circolo e per la candidatura di Franco Guardascione.

"Sarebbe troppo facile e riduttivo dire che il Pd ha sbagliato nei miei confronti ma ci sono stati una serie di errori e una città che ha scelto e che aveva scelto già con le primarie - prosegue - Io sono abituato a guardare avanti, l'acqua passata non macina più: adesso pensiamo a governare una città che merita di meglio rispetto a quanto ha avuto nei tempi recenti. Oggi ci tocca dare una risposta".

Poziello non esclude alleanze per il secondo turno. "Io guardo con molta attenzione e interesse in primis all'area politica culturale alla quale io stesso appartengo: io resto militante del Pd e guardo con interesse a quest'area e all'area intorno ad altri candidati, ovviamente a eccezione di Guarino, con le quali cercherò di costruire convergenze politiche e programmatiche che sono cosa diversa dalle alchimie elettorali. Guardo anche ai delusi dell'esperienza di centrodestra e alla parte sana della città che vuole cambiare".

Sull'espulsione dal Pd annunciata dal segretario provinciale di Napoli, Vincenzo Carpentieri, Poziello risponde: "Cosa cambia e a chi importa? C'è troppo da fare per potersi perdere in polemiche sterili. Gli elettori hanno scelto, siamo in una puntata successiva, è inutile pensare alle puntate precedenti. In questo momento c'è altro di cui ragionare. Ci sono i programmi e i progetti di cambiamento a cui dare rappresentanza. I nostri slogan in campagna elettorale sono stati 'Giugliano città felice' e 'terra dei giochi': continueremo a lavorare per il diritto di questa città di essere felice e avere la vivibilità che le è stata negata per troppi anni".

Quanto al suo sfidante al ballottaggio, Luigi Guarino, candidato di Forza Italia, Poziello lo giudica "un candidato temibile e lo ha dimostrato, altrimenti non ci sarebbe lui al ballottaggio. E' stupido chi sottovaluta l'avversario, io sono abituato a non sottovalutare mai nessuno. Con Guarino abbiamo culture, appartenenze e competenze diverse ma lui non va sottovalutato".

Alla domanda se teme gli effetti della legge Severino risponde: "No, questo è un problema di chi è condannato, io ho avuto un rinvio a giudizio per fatti risalenti al 2008 rispetto al quale ho la massima serenità, avendo io agito secondo le norme. C'è un'interpretazione diversa da parte della Procura ma io sono sereno altrimenti non mi sarei candidato. Sono cose che capitano che chi ricopre cariche pubbliche".

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